Testato con successo da Britoil un pieno di Hvo su una nave Osv al largo di Ravenna
La società guidata da Andrea Cavo ha condotto la sperimentazione anche con il mezzo in navigazione insieme a Eni, Rina, Niigata, Caterpillar e la bandiera lussemburghese
Britoil Offshore Services (la ex Vroon Offshore Services rilevata di recente) può definirsi “pioniere nell’uso di carburanti alternativi” dopo aver appena completato un test con un carburante 100% Hvo su un proprio mezzo Ahts impiegato di fronte alle coste italiane in Mar Adriatico.
Più precisamente questa sperimentazione è avvenuta a bordo dell’Ahts DP2 Bos Champagne (unità del 2014 battente bandiera lussemburghese) ed è stata condotta dalla società armatrice guidata da Andrea Cavo in collaborazione con Eni, l’ente di classificazione Rina, i produttori di motori Niigata e Caterpillar e l’amministrazione della bandiera lussemburghese.
“Questo test mira ad accelerare la transizione verso i carburanti sostenibili nel settore delle offshore support vessels” spiega la compagnia in una nota. Aggiungendo poi che “il 21 marzo 2024, per la prima volta, è stato utilizzato il 100% di Hvo a bordo di un Osv durante una simulazione di un’intera giornata al largo di Ravenna, in Italia, condotta dal Bos Champagne. Seguendo procedure rigorose e valutazioni dei rischi coordinate tra tutte le parti coinvolte (armatori, classe, amministrazione di bandiera, costruttore di motori, cliente), la nave ha operato in diverse condizioni e modalità: carico in porto, navigazione verso il campo offshore a velocità economica, simulazione di un avvicinamento alla piattaforma di 500 metri in posizione dinamica, per concludere con un transito a tutta velocità fino al porto di Ravenna, dove sono state testate le procedure di passaggio da Hvo a Mgo”.
A cose fatte Britoil annuncia che il test “ha dimostrato la fattibilità dell’Hvo come alternativa efficiente, sostenibile e immediatamente disponibile al gasolio marino. Le prestazioni operative della nave dopo un’intera giornata di combustione di Hvo al 100% non hanno comportato alcuna deviazione dalla norma. Nonostante il potere calorifico inferiore dell’Hvo, il consumo di carburante in navigazione e in modalità DP (dinamyc positioning, ndr) è stato paragonabile a quello del gasolio marino”. Secondo il rapporto del costruttore del motore nessuna criticità è stata osservata. In tutte le condizioni di carico testate le emissioni di fumo e fuliggine sono state significativamente ridotte, così come la procedura di passaggio da Hvo a Mgo è stata eseguita senza problemi.
“Questo test di successo è stato il risultato di settimane di duro lavoro e coordinamento, che ha messo in evidenza le eccezionali capacità tecniche del team di gestione delle navi di Britoil” sottolinea ancora la compagnia. Che conclude affermando: “Riteniamo che questo sia solo l’inizio di una più rapida transizione verso i carburanti sostenibili e ci auguriamo di continuare a collaborare con i clienti, i fornitori, le società di classificazione e le altre parti interessate per ridurre l’impatto delle emissioni di carbonio del nostro settore”.
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