Derrick manterrà il deposito container di Genova Aeroporto fino a fine anno
Nell’ambito dell’ennesima lite giudiziaria la società controllata da Bct ha assunto l’impegno di tornare a Borzoli entro gennaio
A meno di un anno dall’ultimo passaggio, il Tar della Liguria è stato nuovamente chiamato a pronunciarsi sullo spinoso caso dell’area dell’Aeroporto di Genova occupata dal 2013 dal deposito di container di Bolzaneto Container Terminal (joint venture fra le famiglie Negri e Schenone).
Giova ricordare come tale occupazione derivi dallo sgombero imposto a Bct di un’area non demaniale occupata fino a poco tempo fa da un cantiere del Terzo Valico (in località Borzoli), rivelatasi poi bisognosa di alcuni interventi di ripristino per riportarvi i contenitori. Fu per questo – gli interventi non erano terminati perché la relativa autorizzazione aveva tardato – che nel settembre dell’anno scorso il Tar accolse il ricorso di Derrick per annullare il rigetto della propria istanza di proroga e la procedura organizzata sul finire del 2022 da Aeroporto che aveva portato all’assentimento al gruppo Spinelli.
Nel mentre, si evince ora da un nuovo pronunciamento dei giudici amministrativi, i lavori a Borzoli sono stati autorizzati e sono iniziati ma l’area non è ancora stata riconsegnata a Derrick. Intanto però, con due note fra marzo e maggio scorsi il Comune di Genova ha comunicato che “sarebbero venute meno le ragioni di pubblico interesse che hanno giustificato, fino al 31 dicembre 2022, l’affidamento in subconcessione a Derrick della predetta area aeroportuale” e che l’area aeroportuale avrebbe dovuto essere liberata per installarvi un cantiere per la “realizzazione del sistema di collegamento ‘Moving Walkway’ tra l’aeroporto Cristoforo Colombo e la futura stazione ferroviaria Erzelli/Aeroporto”.
Sicché Aeroporto lo scorso aprile ha nuovamente rigettato l’istanza di proroga di Derrick, intimandole la restituzione dell’area entro 60 giorni. Di tutti questi atti Derrick (che non ha riconsegnato l’area) ha chiesto l’annullamento previa sospensiva. Ed è su quest’ultima che il Tar della Liguira è tornato a pronunciarsi, negandola “perché questi [atti] non contengono alcun ordine coattivo di sgombero dell’area ma unicamente l’invito a riconsegnarla entro 60 giorni (nota del 3.4.2024), con la possibilità di concordare con AdG i ‘termini e le condizioni’ del rilascio compatibili con l’allestimento del cantiere per il 15.1.2025”.
Accordo raggiunto, dato che, si legge nell’ordinanza, Derrick “in udienza si è impegnata a rendere disponibile l’area entro il 31.12.2024”.
A.M.
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