L’Adsp di La Spezia punta su Parma salendo in Cepim
Traffico in crescita per l’Emilia Romagna: l’ente portuale accresce la quota nell’interporto emiliano per poter nominare un membro nel Cda di un’infrastruttura ritenuta strategica
Il traffico di container da e per l’Emilia Romagna rappresenta il 30% dell’intero traffico gateway del porto di La Spezia e si prevede che nei prossimi anni gli attuali 260mila Teu diventino 310mila (+19,2%).
Sono questi, in estrema sintesi, i numeri alla base della decisione dell’Adsp ligure di accrescere la propria quota nel capitale del Cepim, l’interporto di Parma, passando dall’attuale 0,74% a circa il 3%, mediante l’acquisizione per quasi 600mila euro delle azioni oggi in mano al Comune di la Spezia (previa procedura pubblica di cessione andata a vuoto) e alla Camera di Commercio della Riviera Ligure.
Il “rafforzamento – spiega il decreto adottato dal presidente dell’Adsp Mario Sommariva – consentirebbe di avere un ruolo diretto nella governance della società, attraverso la propria rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione della predetta, con un ruolo attivo nel concorrere alle linee operativo di indirizzo societarie, e con acquisizione diretta ed immediata delle informazioni rilevanti del settore di competenza”. Inoltre “l’AdSP del Mar Ligure Orientale acquisirebbe il ruolo di unico Ente di riferimento e coordinamento del levante ligure quale area economicamente e strategicamente rilevante della filiera logistica connessa all’interporto di Parma e di sbocco dei corridoi della merce in import/export”.
Oltre alla strategicità, per il porto di la Spezia, dell’infrastruttura parmense e agli accordi fra le Regioni Liguria e Emilia Romagna sulla perimetrazione dell’istituenda zona logistica semplificata, il provvedimento richiama la solidità di Cepim menzionando gli ultimi due bilanci caratterizzati da risultati positivi) e l’imminente potenziamento della sua dotazione ferroviaria: “La Commissione Europea ha assegnato un importante finanziamento di 3 milioni di euro al Cepim per la realizzazione del nuovo terminal ferroviario al fine di promuovere la sostenibilità e l’efficiente trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia e contribuire al raggiungimento degli obiettivi delineati dalla Commissione Europea per portare entro il 2050 almeno il 30% di merci su rotaia: nel mese di luglio 2024, con due mesi di anticipo sui tempi previsti, entrerà in funzione il nuovo terminal ferroviario intermodale del Cepim”.
L’operazione è soggetta al benestare della Corte dei Conti e dell’ Autorità garante della concorrenza e del mercato.
A.M.
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