Ufficialmente rinnovato il Ccnl dei marittimi
L’accordo riguarda circa 70mila lavoratori fra comunitari ed extra. Il sindacato rivendica aumento medio di 202 euro, una tantum per la vacanza contrattuale, interventi su previdenza complementare, accordi perequativi e allievi
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi arriva l’ufficialità: il Ccnl dei lavoratori marittimi è stato rinnovato.
Lo hanno reso noto le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, firmatarie unitariamente con le associazioni datoriali Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori: “Il rinnovo, al cui raggiungimento ha contribuito una delegazione trattante composta prevalentemente da marittimi, avrà decorrenza dal 1 gennaio 2024 e durata fino al 31 dicembre 2026 e interessa circa 70 mila marittimi tra comunitari ed extra comunitari”.
La parte economica prevede un aumento complessivo al parametro medio (nostromo) di 202 euro, corrisposto in tre tranches, dal 1 luglio 2024 pari 80,80 euro, dal 1 luglio 2025 pari a 60,20 euro e dal 1 luglio 2026 pari 60,20 euro. Per il periodo di vacanza contrattuale di 6 mesi, il contratto era scaduto il 31 dicembre 2023, verrà riconosciuto un importo una tantum di 380 euro, erogato a luglio 2024 per una cifra pari a 200 euro e gennaio 2025 per una cifra pari a 180 euro. “Previsti inoltre – ha precisato il Coordinatore Nazionale di Fit Cisl Vincenzo Pagnotta – aumenti pari a 49,50 euro mensili, ripartiti tra un innovativo sistema di assistenza sanitaria integrativa, un incremento della quota destinata alla previdenza complementare e l’elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello”.
“Per la parte normativa – ha spiegato Filt Cgil – sono state rinnovate e migliorate la maggior parte delle sezioni, prevedendo anche meccanismi per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro ed introducendo il protocollo di genere. Da sottolineare anche l’accordo economico e normativo raggiunto sulla famiglia professionale degli Allievi a cui è stata significativamente aumentata la retribuzione. La piattaforma è stata votata dai lavoratori ed i risultati verranno ora sottoposti nuovamente per l’approvazione”.
Secondo il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio “questo accordo è la conclusione di un grande lavoro che tiene assieme aziende diverse, recupera potere di acquisto per i lavoratori e le lavoratrici marittimi, migliora le condizioni di lavoro e qualifica e stabilizza il lavoro. Apre inoltre la stagione contrattuale dei rinnovi nei trasporti che auspichiamo subisca ora un’accelerazione anche negli altri settori dove le trattative sono avviate”.
Per il Segretario Nazionale di Fit Csil Monica Mascia: “Si tratta di un rinnovo atteso per una categoria di lavoratori che svolge una attività particolarmente gravosa, caratterizzata da situazioni climatiche molto variabili, permanenza a bordo per lunghi periodi e soggetta a elevati rischi poiché il mare può creare situazioni impreviste e imprevedibili”. Per il il Segretario Generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia: “Il rinnovo contrattuale deve restituire attrattività al settore, specialmente per i giovani e rimettere il mare al centro del nostro Paese. Il Ccnl, inoltre, si prefigge di consolidare una cultura della sicurezza attraverso l’attivazione di un confronto sistematico con il sindacato, compresa la previsione della Stop Work Authority. Allo stesso tempo, il sistema, nella sua interezza, necessita di una nuova visione di insieme e una efficace attività di coordinamento centrale affinché si sviluppi una coerente propensione alla proiezione marittima. Fondamentale che cresca verso di esso l’attenzione del Governo e delle istituzioni competenti”.
“Nonostante le gravi difficoltà vissute in questo momento dal punto di vista economico e geopolitico, – hanno dichiarato il Segretario Generale Marco Verzari, il Segretario Nazionale Giuliano Galluccio e il responsabile del dipartimento nazionale marittimi Giuseppe Nocerino della Uiltrasporti – quello raggiunto oggi rappresenta un risultato importante in un settore fondamentale per l’economia nazionale come quello marittimo. Ci auguriamo che la stessa unitarietà possa esprimersi ora anche ai tavoli ministeriali per arrivare a regole certe nell’interesse di tutto il mondo marittimo e di tutti i suoi lavoratori”.
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