Piombino attende 120 milioni pubblici per la nuova banchina siderurgica
Guerrieri anticipa l’accordo di programma per il nuovo insediamento di Metinvest-Danieli: garantiti 600 metri di molo, altrettanti per la logistica industriale di terzi. Arriverà un gestore esterno per la ferrovia
Comincia a prendere corpo anche sul fronte portuale l’ultimo piano statale per tentare di rilanciare la siderurgia a Piombino con l’insediamento della newco fra Metinvest e Danieli in parte delle aree della storica acciaieria oggi gestite dal gruppo indiano Jsw.
Ne ha dato un’anticipazione a Il Tirreno Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno settentrionale, rivelando i contenuti di un recente incontro avvenuto al Ministero delle imprese e del made in Italy con tutte le parti protagoniste di un accordo di programma che si stima possa esser definito e firmato entro fine settembre. Tale accordo dovrebbe garantire anche le risorse necessarie per una nuova banchina da realizzarsi sul lato ovest della nuova darsena nord – sostanzialmente dalla parte opposta a dove oggi è il rigassificatore – da assegnare per metà (evidentemente in deroga alla normativa sulle concessioni demaniali marittime) appunto alla newco.
«Ci siamo presentati al ministro avendo già definito un prospetto tra Jsw e Metinvest, sia per quanto riguarda l’assegnazione di aree e banchine sul demanio marittimo che per la logistica ferroviaria, individuando anche i tracciati per il transito dei treni interni alle aree portuali e di stabilimento. Manca solo la firma sull’accordo di programma. E con essa i soldi per finanziare la realizzazione di oltre un chilometro di banchina, che si allungherà davanti alle casse di colmata” ha spiegato Guerrieri.
Metà del nuovo molo lungo 1,2 km andrà alla newco, e il resto, ha proseguito il presidente di Adsp, sarà a servizio di altre imprese del “comparto della logistica industriale, mentre il vecchio pontile dell’acciaieria, secondo questo piano, verrebbe mantenuto da Jsw. All’Adsp serviranno 110-120 milioni di euro per realizzare l’opera, considerando anche le operazioni di dragaggio, i lavori a terra per i piazzali e la banchina vera e propria. Questo permetterà a Metinvest-Danieli di far attraccare in porto anche tre navi. Se si volesse riqualificare anche il vecchio pontile dell’acciaieria servirebbero 20 milioni in più”.
L’accordo come accennato definirà anche una ripartizione della linea ferroviaria interna all’impianto siderurgico e, secondo Guerrieri, comporterà “la nascita di una terza realtà che faccia da gestore dei raccordi per le manovre ferroviarie interne, alla stregua di quello che già avviene a Livorno”.
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