Signorini dopo due mesi lascia il carcere per andare ai domiciliari
Avrà il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo (telefonia fissa o mobile, email, piattaforme chat, social network) con persone diverse dagli stretti congiunti e familiari che con lui coabitano o lo assistono
Sono stati autorizzati gli arresti domiciliari per Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ed ex amministratore delegato di Iren, arrestato il 7 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha decapitato la Regione Liguria. Signorini era l’unico indagato in carcere.
Dopo un primo parere negativo, la gip Paola Faggioni ha accolto l’istanza presentata dai difensori di Signorini, gli avvocati Enrico e Mario Scopesi.
Secondo quanto disposto dal giudice, l’ex a.d. di Iren andrà a stare nell’abitazione trovata in affitto a Genova assieme alla figlia.
Nelle scorse ore è stato accompagnato nel suo nuovo domicilio dalla Polizia Giudiziaria. Oggi Signorini, ex presidente della port authority genovese e licenziato da Iren, non ricopre più alcuna carica pubblica.