La Regione Toscana attacca Toremar ma l’accontenta con la gara unica
Servirà il preventivo ok di Art che però a maggio aveva già promosso lo spacchettamento della Piombino – Portoferraio
Il cambio di indirizzo della Regione Toscana in merito alla riorganizzazione dei servizi di collegamento marittimo per l’arcipelago regionale è ora ufficiale.
L’assessore ai trasporti Stefano Baccelli, probabilmente nella speranza di scongiurare lo sciopero dei lavoratori dell’incumbent Toremar, ha infatti confermato le indiscrezioni filtrate dopo l’incontro di alcuni giorni fa coi sindacati. I cui rappresentanti avevano riferito di come l’ente stesse valutando di abbandonare l’idea di lasciare al mercato (con imposizione di soli obblighi di servizio pubblico orizzontali) la linea fra Piombino e Portoferraio, riservando il contratto di servizio alle altre linee, ritenute non sufficientemente appetibili per un regime di concorrenza.
Con una nota Baccelli conferma in particolare di “aver avviato il percorso mirato ad espletare un unico bando di gara, dotato di clausola sociale, per tutti i servizi marittimi nell’arcipelago toscano anche in coerenza con la risoluzione approvata dal consiglio regionale e comunque nel rispetto delle normative vigenti. La prospettiva di questo percorso verso il bando unico di gara è già stata, con analitica motivazione, da noi inviata ad Art e qualora, come auspico, Art non ponga ostacoli su questo motivato procedimento la Regione Toscana procederà in tal senso”.
In realtà due mesi fa l’Autorità di Regolazione dei Trasporti aveva promosso, in un parere, il percorso duplice inizialmente individuato dalla Regione, ritenendone l’indagine condotta “efficace nel rilevare gli interessi del mercato”. Secondo il garante “le scelte adottate da parte della Regione in esito alla verifica del mercato appaiono adeguate a soddisfare le esigenze di mobilità e coerenti con gli interessi espressi dal mercato”. E in particolare lo spacchettamento con obblighi di servizio della Piombino-Portoferraio “risulta coerente con la regolazione di settore (punto 6 della Misura 2 della delibera 22/2019) e, configurandosi come un’apertura parziale del mercato tramite imposizione di Osp orizzontali, costituisce un risultato positivo”, mentre sulla clausola sociale ricordava come il trasferimento di personale debba realizzarsi “nel rispetto dei principi eurounitari e, pertanto, nei limiti del fabbisogno organizzativo del subentrante”.
Da capire a questo punto come Art si esprimerà sul dietrofront della Regione Toscana.
Un dietrofront che Baccelli di fatto attribuisce, definendolo “intollerabile”, al comportamento di Toremar, “che, peraltro dopo aver risposto positivamente alla manifestazione di interesse sugli Osp orizzontali, con una serie di improprie dichiarazioni, da ultimo affermando la volontà di cedere parte della flotta, ha ingenerato fortissima preoccupazione nel personale marittimo”.
Da qui la “diffida formale a privarsi di parte del naviglio”, ad oggi, ha lamentato da ultimo Baccelli, non riscontrata. Ma non ce ne sarà bisogno: se gara unica sarà, Toremar, che tale soluzione da sempre auspica essendo l’unica candidata possibile per struttura della flotta, si guarderà bene dal depotenziarla.
A.M.
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