Aggiudicata al porto di Ancona la pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche
I lavori rappresentano anche un fondamentale passaggio propedeutico allo spostamento di una parte del traffico traghetti dagli attracchi del porto storico
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico centrale ha fatto sapere che è stato firmato oggi il contratto d’appalto per la realizzazione di nuove sovrastrutture di pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche del porto di Ancona.
I lavori riguardano un fronte banchina complessivo di 350 metri, con una superficie di circa 15.500 metri quadrati. L’appalto è stato affidato per un importo contrattuale di 2.836.855 euro mentre i tempi di esecuzione sono di 329 giorni.
Due le tipologie di interventi previsti dal bando dell’Autorità di sistema portuale sull’area della darsena Marche dove sorgevano prima i silos granari. La prima prevede la nuova pavimentazione carrabile per l’adeguamento delle banchine 19, 20, 21 ai requisiti e agli standard attuali e per rendere l’area idonea alla viabilità, all’operatività dei mezzi portuali e alle attività di carico e scarico e movimentazione delle merci. Il secondo intervento è invece per la realizzazione di impianti di smaltimento delle acque meteoriche.
Sempre secondo quanto comunicato dalla port authority il progetto prevede inoltre la predisposizione dei sottoservizi funzionali alla successiva elettrificazione delle banchine d’ormeggio interessate coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità energetica comunitari e nazionali. I lavori di pavimentazione delle tre banchine rappresentano poi un fondamentale passaggio propedeutico allo spostamento di una parte del traffico traghetti dagli attracchi del porto storico oltre ad essere un miglioramento qualitativo degli approdi disponibili nello scalo dorico.
“Un nuovo passo nel percorso di rinnovamento del porto di Ancona, un percorso di miglioramento per incrementare la competitività dell’infrastruttura” ha commentato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo. “Con questo intervento recuperiamo degli spazi indispensabili per il lavoro dello scalo e per lo sviluppo di ulteriori traffici marittimi. Predisponiamo, inoltre, un’area dove poter spostare parte degli attracchi dei traghetti allontanandoli dal centro storico per alleggerire l’impatto di queste attività e migliorare la convivenza fra la città di Ancona e il suo porto”.
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