Confitarma al tavolo con tre ministeri per correggere il Manuale Operativo sulla Tassonomia
L’associazione ha sottolineato che ogni incongruenza interpretativa va sanata per evitare l’inattuabilità di molti progetti inclusi nelle missioni e negli obiettivi del Pnrr e del Fondo complementare che concernono il settore dei trasporti marittimi
Confitarma ha fatto sapere che si è tenuto, con la partecipazione di Assiterminal, un incontro insieme ai rappresentanti del Ministero dell’economia e delle Finanze (Mef), del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (l’ex Mise oggi Mimit), avente ad oggetto il Manuale Operativo sulla Tassonomia (Reg. EU 852/2020) a cui dovranno rifarsi tutti i provvedimenti del Pnrr/Fondo Complementare, inclusi ovviamente quelli concernenti lo shipping.
In una nota la Confederazione italiana armatori fa sapere che all’incontro hanno presenziato i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Ragioneria Generale, deputati all’emanazione e verifica del Manuale Operativo, nonché della struttura di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
“Durante la discussione Confitarma ha evidenziato alcune incongruenze riportate nel Manuale Operativo e che potrebbero inficiare e distorcere l’emanazione dei provvedimenti a supporto del nostro settore” ha fatto sapere l’associazione coinfindustriale degli armatori. Aggiungendo inoltre che “il manuale non recepisce i nuovi criteri di vaglio tecnico (per lo shipping) oggetto di recente revisione con specifico atto delegato”.
Confitarma ha manifestato anche l’esigenza “che si addivenga a una corretta interpretazione dei criteri di vaglio tecnico concernenti sia il trasporto marittimo che lo stoccaggio delle merci in porto, laddove sia previsto che le navi o le infrastrutture portuali, seppur in linea con tutti gli altri criteri, non debbano essere dedicate al trasporto/stoccaggio di prodotti fossili, incluso il Gnl; ciò nonostante la produzione di Gnl sia invece considerata ammissibile dalla tassonomia”.
L’associazione sottolinea che “tale incongruenza interpretativa va assolutamente sanata al fine di evitare l’inattuabilità di molti dei progetti inclusi nelle missioni e negli obiettivi del Pnrr e del Fondo complementare che concernono il nostro settore (navi zero tailpipe, realizzazione di una rete di depositi di Lng, cold ironing, etc.)”.
La comunicazione si conclude informando che “i soggetti riuniti hanno apprezzato l’atteggiamento costruttivo di Confitarma e hanno richiesto una nota tecnica affinché le criticità evidenziate possano essere affrontate e mitigate”.
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