La nave Cielo di Tampa venduta da d’Amico Dry ma la flotta continua a espandersi
A fronte di questa uscita dalla flotta il gruppo ha in corso un piano di rinnovamento della flotta composto da opzioni d’acquisto da esercitare e nuovi ordini ai cantieri in Asia
La d’Amico Dry, società attiva nel trasporto via mare di rinfuse secche e parte del gruppo d’Amico Società di Navigazione, ha ceduto una nave mentre prosegue il programma di espansione e rinnovamento della flotta.
Lo conferma a SHIPPING ITALY l’amministratore delegato della d’Amico Dry, Cesare d’Amico: “Confermiamo la vendita della Cielo di Tampa (cantiere Yangfan, consegna 2016) al prezzo di 23 milioni di dollari. Con la cessione di questa nave handysize, la d’Amico Dry ha venduto le 11 navi gemelle costruite in Cina presso i cantieri di Yangfan”. L’esperto armatore romano e la società si dicono “molto soddisfatti di questa operazione, dal punto di vista economico, tecnico e commerciale”.
Cesare d’Amico ricorda che la d’Amico Dry “fu ai tempi tra i primi armatori a credere nel design delle navi B-Delta che, oltre a essere estremamente efficienti dal punto di vista dei consumi, lo era anche nel pescaggio, consentendo quindi una grande flessibilità dal punto di vista commerciale”. Queste navi sono state seguite sin dalla fase progettuale dalla controllata del Gruppo d’Amico, Ishima Pte Ltd, che ha coordinato la supervisione in fase di costruzione proseguendo poi con la gestione tecnica per conto di d’Amico Dry.
Nel segmento delle handysize, la d’Amico Dry “resterà – spiega il suo numero uno – con due navi Minami Nippon da 38.000 di tonnellate di portata lorda, di cui una di proprietà e una noleggiata con contratto a lungo termine con opzione di acquisto a condizioni estremamente vantaggiose, che potrebbe essere acquisita in futuro”.
Questo il riassunto delle ultime operazioni in entrata fatto dall’amministratore delegato: “La d’Amico Dry possiede inoltre sette navi ultramax costruite in cantieri giapponesi tra il 2015 e il 2018, e ha esercitato opzioni di acquisto su ulteriori tre ultramax, tutte costruite in cantieri giapponesi tra il 2016 e il 2019. Nel segmento kamsarmax/post-panamax/babycape, operiamo una flotta di dodici navi costruite tra il 2015 e il 2020. Anche in questo caso, è stata esercitata recentemente un’ulteriore opzione d’acquisto a un prezzo estremamente vantaggioso, portando così la flotta di proprietà a 13 navi in questo segmento”.
Cesare d’Amico conclude il suo resoconto ricordando: “Negli ultimi tre anni abbiamo ordinato cinque kamsarmax e una ultramax tramite contratti di noleggio a lungo termine con opzioni di acquisto presso i cantieri giapponesi Tsuneishi, Oshima e i cantieri cinesi Yamic. Per queste navi prevediamo la consegna tra il 2025 e il 2028. Ricordiamo anche che nella prima metà dell’anno, abbiamo ordinato due ultramax presso il cantiere Xinagyu Hantong, con consegna prevista nel 2026. Tutte le navi in costruzione saranno Eco, EEDI Fase III e Nox Tier III.”
N.C.
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