Spediporto sposa l’autonomia differenziata: dai porti liguri 6,5 miliardi di Iva ogni anno
L’associazione genovese degli spedizionieri chiede maggiori risorse finanziarie a Roma
L’autonomia differenziata tanto cara alla Lega e di cui si discute in queste settimane sembra piacere all’associazione genovese degli spedizionieri Spediporto che in una nota evidenzia la sproporzione fra quanto garantiscono ogni anno gli scali marittimi liguri allo Stato in termini di gettito Iva e quanto viene loro retrocesso da Roma attrvaerso un fondo di riparto.
“I porti liguri e più in generale quelli italiani, producono un gettito Iva da record per lo Stato ma, in cambio, ricevono le briciole” è il messaggio lanciato dagli spedizionieri genovesi. “Per dare un’idea della proporzione rispetto agli incassi dello Stato da altre imposte indirette, i porti di Genova, Savona e La Spezia da soli, portano più soldi rispetto al bollo auto, al lotto e quasi quanto le imposte sui tabacchi” aggiungono.
Il dato emerge dalla recente ripartizione dell’Iva incamerata nel 2021 e legata alla legge portuale “Autonomia finanziaria delle Autorità di sistema portuale e finanziamento della realizzazione di opere nei porti”. Un fondo il cui riparto delle risorse, peraltro, è stato dimezzato rispetto a quanto sarebbe previsto (l’1% dell’Iva prodotta).
Per quanto riguarda i porti liguri, Genova e Savona insieme hanno portato nelle casse dello Stato circa 6,5 miliardo di euro, il 31% del totale raccolto dai porti italiani, che si attesta intorno a 20,5 miliardi, mentre La Spezia, con oltre 2 miliardi incamerati, rappresenta circa il 12% di queste entrate a livello nazionale. “E cosa torna indietro? Una miseria: 10 milioni e mezzo ai porti di Genova e Savona, poco più di 4 milioni a Spezia” risponde Spediporto. “Poco anche per il ruolo delle attività portuali italiane nello scacchiere europeo dove, con l’8%, contribuiscono al valore aggiunto lordo dell’economia del mare continentale (dati Unioncamere-Centro Studi Tagliacarne)”.
“Il sistema dei porti liguri si conferma tra i più importanti contribuenti italiani ed europei per quanto riguarda gli incassi Iva” osserva Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto che aggiunge un ulteriore elemento di riflessione. “A fronte di un ruolo così importante e strategico – spiega – nelle casse del sistema portuale e della nostra regione resta poco o nulla. Eppure questi numeri ben evidenziano quanto la logistica portuale, che supporta l’intero sistema produttivo italiano, sia ciò che rende di più allo Stato italiano”.
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