Come Fincantieri e Chantiers de l’Atlantique, anche Meyer Werft destinato a passare sotto il controllo pubblico
Il costruttore di navi da crociera tedesco appare ormai destinato alla cessione allo Stato centrale della Germania e allo Stato della Bassa Sassonia
Il cantiere navale tedesco Meyer Werft, azienda navalmeccanica con stabilimento prinicpale a Papenburg, potrebbe essere in procinto di essere rilevato dallo Stato della Bassa Sassonia e dal governo tedesco per evitare il fallimento.
La situazione della società fondata nel 1795 e guidata da sette generazioni della famiglia Meyer è notoriamente critica da mesi.
L’azienda ha infatti bisogno di denaro entro il 15 settembre per pagare gli stipendi ed evitare il fallimento, nonostante il portafoglio ordini sia relativamente ricco di commesse. Il portafoglio ordini della società comprende infatti dieci grandi navi da crociera, quattro delle quali sono state ordinate da Disney Cruises nei giorni scorsi.
Per finanziare la costruzione di queste nuove navi, Meyer Werft deve raccogliere più di 2,7 miliardi di euro (2,96 miliardi di dollari) entro la fine del 2027. Il motivo principale è che alcuni contratti per le nuove costruzioni sono stati stipulati prima della pandemia e non sono stati adeguati al drastico aumento dei prezzi dell’energia e dei materiali da allora lievitati.
Nel contesto attuale sembra non esserci nessun investitore esterno che possa entrare in Meyer Werft per aiutare il cantiere a risolvere i suoi problemi finanziari e gli unici finanziatori rimasti che potrebbero aiutare l’azienda a evitare l’insolvenza sarebbero il governo tedesco e lo Stato della Bassa Sassonia.
In una dichiarazione ai media locali il portavoce del Ministero degli Affari Economici ha affermato che non è ancora stato deciso se lo Stato parteciperà al cantiere navale e, in caso affermativo, come. Se il governo decidesse di abbandonare il cantiere al suo destino, Meyer Werft rischierebbe di chiudere lasciando a casa senza lavoro i circa 3.300 occupati impiegati a Papenburg.
Secondo l’agenzia di stampa locale Redaktionsnetzwerk Deutschland, si sta negoziando un’acquisizione di una quota del 90% da parte dello Stato, limitata al 2028. Metà della quota verrebbe pagata dal governo federale e metà dallo Stato della Bassa Sassonia, che dovrebbero versare ciascuno 200 milioni di euro.
I governi federale e statale fornirebbero poi garanzie sui prestiti per 2,8 miliardi di euro. Fonti vicine al dossier hanno dichiarato ai media tedeschi che lo Stato probabilmente rileverà la maggioranza e che Meyer Werft diventerà di fatto un cantiere navale statale.
Così come Fincantieri in Italia e Chantiers de l’Atlantique in Francia, il costruttore navale tedesco diventerebbe dunque il terzo principale costruttore europeo di navi da crociera a passare sotto il controllo pubblico del rispettivo paese di appartenenza.
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