Cauto ottimismo di Lockton PL Ferrari sul mercato P&I
Il report di metà anno mostra un buon andamento dei Clubs, malgrado Baltimora e turbolenze internazionali. Preoccupazione per stress e depressione fra i marittimi
“La data del 20 febbraio 2024 per il rinnovo delle polizze è trascorsa in gran parte senza drammi e i risultati sono stati chiaramente soddisfacenti per un mercato che negli ultimi anni ha vacillato a causa di crisi geopolitiche e di un’impennata dei sinistri di alto valore dei pool”.
Lo rileva il report “P&I Clubs’ Financial Midsummer Highlights Results”, che, firmato da Alberto Scala e Sophie Frampton, rispettivamente Managing Director Ferrara Office e Insurance Executive London Office del broker specializzato in coperture P&I P.L. Ferrari, rappresenta l’analisi preliminare dei risultati dei Club dell’International Group per l’anno assicurativo 2023-24 basata sui dati disponibili fino ad oggi per ciascuno dei 12 Club.
“Tutti i Clubs, chi più, chi meno, si sono rafforzati finanziariamente: sia per un miglioramento dei risultati tecnici, sia per un andamento meno volatile degli investimenti” ha evidenziato Scala, guardando però anche all’altro lato della medaglia: “Rimangono ovviamente diversi aspetti di incertezza che possono influenzare negativamente il mondo dello shipping, quali il conflitto tra Israele e Hamas e la guerra tra Russia e Ucraina, che hanno già causato problemi nel traffico delle navi, con maggiori costi gestionali, deviazioni, aumento dei premi per i Rischi Guerra. Tutto questo ha poi comportato l’applicazione di sanzioni sempre più complesse da gestire per le navi impiegate in rotte internazionali con implicazioni legali e di conformità anche per i Clubs”.
In un seminario prossimamente in programma nella sede genovese del broker, intitolato, “Maritime Insights Seminar: From FuelEU to the impact of Sanctions” e organizzato in collaborazione con Bimco i suddetti temi saranno ulteriormente sviscerati e si parlerà anche di regolamenti Ue per la riduzione delle emissioni, di Dark Fleet e dell’impatto dei grandi sinistri sul sistema riassicurativo P&I, a partire dal crollo del ponte di Baltimora.
A proposito di quest’ultimo incidente, il report spiega che, “anche se per stabilire e liquidare le colpe e le responsabilità ci vorranno anni, non c’è dubbio che le richieste di risarcimento finali si aggireranno intorno ai miliardi. Dal punto di vista del rischio trattenuto dal club, in questo caso il Britannia, l’impatto sarà controllabile grazie all’entrata in vigore del meccanismo di condivisione del pool. Dal punto di vista della riassicurazione è troppo presto per dirlo”. Focus finale sulla “costante preoccupazione e attenzione per la salute mentale degli equipaggi”, con particolare riferimento “al rapporto Gard Club 2024 sui sinistri dell’equipaggio, che purtroppo mostra che l’anno scorso l’11% dei decessi dell’equipaggio è stato dovuto a suicidio”.
E quanto al rinnovo polizze del 2025? “Tenendo conto di quanto detto sopra e avvertendo che è molto presto per fare previsioni, ci aspettiamo che, in assenza di eventi ‘cigno nero’, il prossimo rinnovo porti a richieste di aumento generale modeste, nell’ordine del 5%, e che alcuni club restituiscano il capitale ai soci che rinnovano”.
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