Ok degli Houthi al recupero della nave cisterna Sounion a rischio affondamento
La missione iraniana all’Onu comunica che, per scongiurare un disastro ambientale, i miliziani yemeniti non attaccheranno le navi incaricate del soccorso alla petroliera a fuoco nel Mar Rosso
Il gruppo di guerriglieri yemeniti Houthi consentirà ai rimorchiatori e alle navi di soccorso di accedere alla petroliera Sounion, da giorni a fuoco nel Mar Rosso.
La nave era stata nei giorni scorsi attaccata e colpita dai combattenti, impegnati da quasi un anno in azioni belliche nell’area del Mar Rosso a sostegno del popolo palestinese di Gaza, da mesi sotto attacco israeliano. Recuperato l’equipaggio, il timore era che gli incendi a bordo di una nave carica di 150mila tonnellate di greggio potessero provocare un disastro ambientale. Non è chiaro se essi siano stati provocati dall’attacco o in un secondo momento, come ci sono state segnalazioni apparentemente contrastanti sulla fuoriuscita di petrolio dalla nave, ma mercoledì la missione dell’Unione Europea nel Mar Rosso ha affermato che non c’era stata alcuna fuoriuscita di petrolio nelle acque vicino alla petroliera battente bandiera greca.
In una nota la missione iraniana all’Onu ha fatto sapere che “diversi paesi hanno contattato gli Houthi per richiedere una tregua temporanea per l’ingresso di rimorchiatori e navi di soccorso nell’area dell’incidente”. Gli Houthi avrebbero acconsentito alla richiesta, in considerazione di “preoccupazioni umanitarie e ambientali”, sebbene il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam abbia negato ieri all’agenzia Reuters che si tratterà di una tregua temporanea, dicendo a Reuters che il gruppo consentirà solo il rimorchio della petroliera Sounion.
Secondo il Pentagono martedì ci sarebbe stato un tentativo di inviare due rimorchiatori, fallito per la minaccia Houthi di attaccarli. La missione iraniana ha ad ogni modo voluto precisare che “la mancata fornitura di aiuti e la mancata prevenzione di una fuoriuscita di petrolio nel Mar Rosso derivano dalla negligenza di alcuni paesi, piuttosto che dalle preoccupazioni sulla possibilità di essere presi di mira”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI