Sull’istanza di Msc rigettata per il terminal crociere di Bari interviene l’Adsp
“Criticità amministrative e tecniche, verrà indetta una gara all’inizio del 2025” fanno sapere dalla port authority pugliese
Dopo alcuni giorni di riflessione, l’Autorità di sistema portuale di Bari e Brindisi, guidata dal commissario straordinario Vincenzo Leone, ha deciso di fornire la propria versione dei fatti sul preavviso di rigetto all’istanza presentata da Msc Crociere per la gestione del traffico passeggeri nei due scali. Di seguito riportiamo i passaggi salienti della nota diramata dall’ente stamane.
Il Comitato di Gestione, all’esito di un articolato esame della questione, nella seduta del 7 agosto scorso, ha ritenuto di non poter esprimere un parere favorevole al rilascio della concessione demaniale richiesta da Msc. Per questa ragione l’Autorità di Sistema portuale, in ossequio alle disposizioni delle norme in materia di procedimento amministrativo, nel pomeriggio del 27 agosto ha provveduto a comunicare il formale preavviso di rigetto della istanza, avviando una nuova fase in cui saranno oggetto di nuova valutazione e di ulteriore approfondimento le eventuali osservazioni che perverranno dalla società istante nelle prossime settimane.
Diverse sono state le criticità discusse in seno al Comitato di Gestione; in primo luogo la natura dell’istanza della Msc Crociere, al di là dell’istituto giuridico utilizzato (domanda di concessione demaniale) la medesima potrebbe non essere qualificabile alla stregua di una mera concessione demaniale di beni, come disciplinata dal codice della navigazione. Si potrebbe viceversa caratterizzare come un’operazione economica mediante la quale si intende procedere all’affidamento, con diritto di esclusiva negli ambiti demaniali assentiti, dei servizi di supporto al traffico crocieristico e ai crocieristi imbarcati/sbarcati/ in transito nei porti di Bari e Brindisi, configurandosi pertanto come “concessione di servizi”, disciplinata dal codice dei contratti pubblici.
Va rimarcato che il legislatore, con l’approvazione del nuovo Codice dei Contratti pubblici, entrato in vigore nel luglio 2023, si è orientato in una prospettiva che valorizza la natura sostanziale della operazione, imponendo, per un verso una valutazione preliminare di convenienza e fattibilità e per altro verso, prescrivendo il necessario assoggettamento alla disciplina concernente l’affidamento mediante gara. Ciò anche nel caso di contratti c. d. misti che contengono elementi delle concessioni di lavori e servizi, nonché elementi delle concessioni di terreni, fabbricati esistenti o altri beni immobili o riguardanti diritti su tali beni.
Un’altra criticità incontrata dall’Organo di governo del Sistema portuale è costituita dal fatto che è stato ritenuto di rilevante importanza, prima del rilascio della concessione, l’attuazione preventiva di alcune misure organizzative e strutturali per definire nettamente gli ambiti, soprattutto nel porto di Bari, tra le infrastrutture al servizio ai crocieristi da quelle al servizio dei viaggiatori sui traghetti, stante l’attuale “promiscuità” delle stesse, posto che la Msc intenderebbe svolgere i servizi esclusivamente a favore dei crocieristi. Per il porto di Brindisi poi alcuni interventi infrastrutturali genericamente ipotizzati da Msc – peraltro non proposti con ipotesi progettuali chiare – risultano momentaneamente preclusi, in quanto subordinati all’avvio della realizzazione di alcune opere pubbliche non ancora appaltate ma soltanto programmate (es. pontili di sant’Apollinare).
In ultima analisi, questa temporanea e assolutamente fisiologica “sospensione” della procedura amministrativa posta in essere, mentre per un verso non appare rilevare su eventuali e futuribili ipotesi di investimento infrastrutturale e/o organizzativo dei privati interessati, non può che essere considerata di assoluta necessità, perché consentirà non solo il superamento delle criticità evidenziate ma renderà più efficaci e performanti, le rimodulate procedure ad evidenza pubblica che si ha intenzione di riattivare per i primi mesi del prossimo anno. Tutto ciò allo scopo di valorizzar ancor di più l’apporto finanziario, professionale ed esperienziale di tutti gli operatori privati di settore potenzialmente interessati.
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