Flop della linea estiva marittima Trieste – Monfalcone
Sul collegamento una media di 11 passeggeri a viaggio, a fronte di una capacità nave di 300
Una media di 10 passeggeri a viaggio, saliti successivamente a 11, a fronte di una capacità nave di 300.
Questo il riscontro ottenuto finora dalla linea estiva marittima Trieste – Monfalcone, lanciata lo scorso 4 giugno e che resterà attiva fino al prossimo 30 settembre. A rendere noti i numeri di quello che appare un vero e proprio flop è Il Piccolo, segnalando che dalla sua attivazione fino allo scorso 19 agosto il servizio aveva venduto 5.079 biglietti (più 240 per il trasporto di biciclette), movimentando quindi in media ogni giorno nelle sue tre corse di andata e ritorno 66 passeggeri. Sul collegamento è impiegata la motonave Deluxe della compagnia Delfino Verde, in grado di accoglierne fino a 300.
Fortemente voluta dalla ex sindaco di Monfalcone (ora parlamentare europea e assessore alla Economia Blu del comune) Anna Maria Cisint, la riattivazione della linea, ferma da alcuni anni, era stata supportata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’ente per quest’anno aveva annunciato un finanziamento complessivo del valore di 1,35 milioni di euro a favore di 9 linee di Tpl marittimo.
Interpellata dal Piccolo, Cisint ha giustificato il fallimento con la poca promozione del servizio e con i lavori in corso a Monfalcone, che hanno limitato le possibilità di parcheggio e quindi l’attrattività del collegamento, preannunciando che il Comune intende battersi perché la sperimentazione della linea possa proseguire. Diverso il punto di vista sull’esperienza dell’ex consigliere regionale Fvg Walter Zalukar, che tramite l’associazione civica Costituzione 32 ha parlato di un progetto “mantenuto in perdita per mero tornaconto politico”.
Trieste – Monfalcone a parte, la stagione estiva 2024 non è stata però comunque molto fortunata anche per altre delle linee marittime operate tra le località del Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’offerta Tpl regionale.
Il disagio più eclatante è stato quello occorso lo scorso giugno sulla Trieste – Grado con l’avaria, e conseguente rischio di affondamento, sulla motonave Audace, che si è concluso con il salvataggio degli 85 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio tramite impiego di zattere e la successiva sospensione del servizio.
Un paio di settimane fa infine la motonave Adriatica che collegava Grado a Lignano, è stata fermata dalla Capitaneria di porto di Trieste che aveva rilevato 27 irregolarità tra cui la mancanza del battello d’emergenza, zattere autogonfiabili non fissate al gancio idrostatico, e altre carenze o non funzionalità di una serie di dotazioni di sicurezza e antincendio. Stando sempre al Piccolo, la nave tuttavia ora sarebbe pronta a riprendere il servizio sulla tratta Grado – Lignano, prevista in attività fino al prossimo 29 settembre.
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