Con le nuove alleanze come cambia l’assetto del trasporto container marittimo globale
Secondo gli analisti la riconfigurazione delle alleanze tra vettori può portare a una maggiore varietà e quindi vantaggi per gli spedizionieri
Con gli annunci che si sono susseguiti nelle ultime ore, ha ormai preso forma il prossimo scenario dell’offerta di trasporto via mare di container.
Riassumendo: i tre carrier superstiti di The Alliance dopo la dipartita di Hapag Lloyd – ovvero One, Hmm e Yang Ming- hanno svelato ieri di aver costituito la neonata Premier Alliance, cui Msc fornirà un importante contributo esterno sulle rotte Asia – Europa grazie a un accordo di scambio slot su 9 linee. La stessa Msc ha poi rilevato la sua offerta ‘in solitaria’ – dopo il divorzio da Maersk – presentando il suo network, che pure sarà operativo dal febbraio del prossimo anno. Nella stessa giornata di ieri è poi toccato a Zim rendere noto di avere rinnovato la partnership con il carrier svizzero relativa alle rotte transpacifiche, siglando una intesa di scambio slot e vessel sharing di durata triennale, pure con avvio dal febbraio 2025, relativa a collegamenti tra Asia e costa est degli Usa, costa occidentale del Messico, porti caraibici e statunitensi del Golfo del Messico. Infine, e questa è notizia di oggi, dopo il via libera della Federal Maritime Commission – anche Gemini, partnership tra Maersk e Hapag Lloyd ha svelato le sue carte, ovvero la sua proposta di collegamenti pure da attivarsi a partire dal prossimo febbraio. Sullo sfondo, resta inoltre la Ocean Alliance, alleanza formata da Cma Cgm con Cosco, Evergreen e Oocl, che ha rinnovato la collaborazione fino al marzo del 2032 ma al momento non ha ancora annunciato eventuali nuove mosse per la prossima stagione (la programmazione attuale resterà in vigore fino al marzo del prossimo anno).
A provare a fare sintesi di questo nuovo panorama del trasporto container è stata LinerLytica. Il grafico prodotto dalla società di analisi evidenzia come le forze dislocate dalle alleanze in campo abbiano, sui diversi trade, sostanzialmente due operatori di punta. Sull’asse Far East – Europa il predominio dal 2025 sarà infatti di Msc, che pur andando a operare ‘in solitaria’, primeggerà nel Mediterraneo con 6 servizi settimanali, seguita da Ocean e Premier (entrambe 4), Gemini (3) e Zim (1). Msc spiccherà anche nei servizi con il Nord Europa (7), in quel caso tallonata però da Ocean e Premier (entrambe con 6 collegamenti), seguite da Gemini (con 4). Diversa la situazione dei servizi tra Asia e Usa, dove sarà invece Ocean ad avere un ruolo di primo piano (12 verso la west coast, 8 verso quella est). Degno di nota quindi il fatto che Gemini, perlomeno per la stagione 2025, non agirà da attore protagonista su alcuno dei principali trade mondiali.
Il panorama all’orizzonte è guardato positivamente da due osservatori del settore. Peter Sand, responsabile dell’area Marittimo di Xeneta, ha descritto la nascita della Premier Alliance come “una buona notizia per gli spedizionieri che utilizzano i servizi offerti”. Anche Lars Jensen, a capo della società di consulenza Vespucci Maritime, ha detto di ritenere che la riorganizzazione delle alleanze “stia effettivamente portando a una maggiore varietà in termini di configurazioni di rete offerte sul mercato”.
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