Acciaierie d’Italia in A.S. annuncia il ripristino della flotta navale
Il piano di ripartenza prende avvio dalla Vloc Gemma e dai due spintori Ursa Minor e Ursa Major (con relative barge) secondo l’annuncio di Angelo Colucci (direttore logistica)
Ottimizzazione delle attività logistiche per garantire efficienza, affidabilità e competitività della società sul mercato nazionale e internazionale. Questo l’obiettivo di Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria che ha annunciato il completamento di un primo importante tassello per il ripristino delle proprie unità navali.
A comunicarlo, a nome dei commissari straordinari e del direttore generale di Acciaierie d’Italia in A.S., è il direttore della logistica e di Acciaierie d’Italia Servizi Marittimi, Angelo Colucci. “La situazione che ci siamo trovati ad affrontare era molto critica. Tutte le cinque navi della flotta e le otto unità galleggianti erano contemporaneamente ferme e inattive a causa di mancata manutenzione e certificazioni di classe scadute. Abbiamo subito attivato un piano di ripristino mirato, con un focus prioritario sulle unità strategiche” le sue parole.
La società informa che è stata avviata un’operazione di ripristino delle unità navali più strategiche, a partire dalla nave Gemma, che questa notte, ha ripreso la navigazione e le attività commerciali. La nave era rimasta bloccata a Singapore per oltre tre anni dal 2020.
Gemma, una nave Very Large Ore Carrier di 330 metri di lunghezza e 57 metri di larghezza, varata nel febbraio 2012, è tra le più grandi bulk carrier al mondo. Dedicata al trasporto strategico di materie prime dal Brasile a Taranto, può trasportare fino a 315.000 tonnellate di minerale. Il suo arrivo a Taranto è previsto per il prossimo novembre.
Questa settimana riprenderà poi il mare anche la Ursa Minor, nave adibita al trasporto di prodotti finiti e semilavorati con una capacità di 30.000 tonnellate. Dopo importanti lavori di manutenzione, la nave riprenderà le attività commerciali trasportando semilavorati come coils dallo stabilimento di Taranto verso quelli del Nord Italia attraverso il porto di Genova.
Nel frattempo la nave gemella Ursa Major entrerà invece in cantiere per lavori di manutenzione e riclassifica con l’obiettivo di tornare operativa entro la fine dell’anno. L’azienda ricorda che le unità Ursa Major e Ursa Minor assicurano l’approvvigionamento autonomo degli stabilimenti di Genova, Novi e Racconigi, riducendo i rischi di ritardi e ottimizzando le giacenze, eliminando la dipendenza da armatori esterni e garantendo un vantaggio competitivo in termini di efficienza e controllo delle operazioni logistiche.
Il piano di ripartenza proseguirà poi con il riavvio delle unità di stazza minore, Corona Australe e Corona Boreale, in fase di richiesta di disarmo temporaneo nell’attesa dei necessari interventi di manutenzione.
“Il ripristino della nostra flotta navale rappresenta un passo fondamentale per il rafforzamento della competitività di Acciaierie d’Italia in A.S. Questo risultato, frutto di un impegno costante e di una gestione oculata, ci permette di garantire efficienza operativa, autonomia logistica e un maggiore controllo sulla nostra supply chain. La ripresa delle attività delle nostre navi più strategiche non è solo un traguardo per l’azienda, ma anche un segnale della nostra determinazione nella realizzazione del piano di ripartenza, consapevoli che queste azioni rafforzeranno ulteriormente la posizione di Acciaierie d’Italia come leader del settore siderurgico” dichiarano i Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia in A.S. Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli.
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