Nuovo record di movimentazione mensile di container per Vado Gateway
Il terminal guidato da Santi Casciano dopo un inizio d’anno in salita si gode ora una produttività media di 28 container/ora
Nonostante un avvio d’anno non semplice, contraddistinto da un calo dei volumi movimentati per effetto della crisi in Mar Rosso (115.802 Teu nel primo semestre, pari a un -20,6%), il terminal Vado Gateway di Vado Ligure nel mese di agosto ha fatto segnare il proprio record storico di container imbarcati e sbarcati.
Lo ha annunciato a SHIPPING ITALY l’amministratore delegato Santi Casciano spiegando che l’infrastruttura portuale vadese lo scorso mese ha registrato oltre 28.450 movimentazioni, superando il precedente primato di 19.600 risalente a giugno 2023. Un risultato soddisfacente non solo per i numeri in valore assoluto ma anche per la produttività del servizio offerto con una media di 28 container operati all’ora dalle quattro gru di banchina in servizio.
“Il Mar Rosso ha tolto e il Mar Rosso ha restituito” è il commento di Casciano nel constatare che ciò che il terminal aveva perso nei primi mesi dell’anno è poi tornato con gli interessi nei mesi a seguire. Tanto che “le previsioni per l’intero 2024, se il trend prosegue come sta avvenendo a settembre, sono superiori rispetto al totale del 2023”. Nell’intero anno passato il terminal container di vado e il vicino Reefer Terminal avevano fatto segnare 360mila Teu movimentati (+21% sul 2022), di cui il 45% in export, il 40% in import e il 15% era traffico in transhipment.
Al raggiungimento del record fatto segnare ad agosto ha contribuito come detto la riorganizzazione delle rotte attuate dalle shipping lines che, a causa della insicurezza per la navigazione in Mar Rosso, hanno deciso di portare negli ultimi mesi alcuni nuovi servizi marittimi sulle banchine del terminal deep sea vadese. Fra questi la linea L61 (collegamento con Skikda e Bejaja in Algeria), la L66 (collegamento diretto Vado – Algiers in Algeria) e la L69 (shuttle settimanale con l’hub di Barcellona in Spagna). Il network di queste linee intra-Med si riflette anche sulla capacità media delle navi portacontainer che scalano il porto ligure. Qualcosa su questo fronte potrebbe cambiare nel prossimo futuro alla luce delle riorganizzazioni annunciate dalle alleanze (Vado Gateway è interessata dal network Gemini composto da Maersk e Mapag Lloyd) anche se lo stesso Santi Casciano ammette che “al momento è difficile ottenere informazioni precise sulle rotazioni e soprattutto sul tipo di naviglio che impiegheranno”.
Attualmente presso il container terminal di Vado Ligure sono attivi sette collegamenti con i principali porti del Mediterraneo. Oltre ai nuovi servizi attivati negli ultimi mesi, la piattaforma contenitori vadese opera anche i servizi Ema (collegamento con i porti di New York, Norfolk, Savannah e Charleston negli Stati Uniti), gestito da Cosco Shipping Line, O.N.E. (Ocean Network Express) e Oocl (Orient Overseas Container Line) e operato da quattro portacontainer da circa 4.500 Teu, L38 (servizio settimanale con Port Said) e L75 Maersk (servizio feeder che scala, oltre a Vado Ligure, anche i porti di La Spezia, Fos sur Mer, Valencia, Algeciras e Tangeri).
Operativo da inizio 2020, il nuovo container terminal di Vado Ligure a regime sarà in grado di movimentare annualmente circa 900 mila Teu, con un obiettivo di intermodalità su ferro del 40%. Attualmente la quota di container che arrivano o partono dalle banchine di Vado è del 33% grazie a collegamenti intermodali con Piacenza, Milano, Padova, Rubiera e Verona.
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