I desiderata di Bartoli (Assotosca) per favorire la logistica e le spedizioni toscane
“Saremo la porta di ingresso verso l’Italia e l’Europa ma speriamo che le istituzioni si adoperino per trovare soluzioni che aumentino il nostro Pil”
Firenze – Mario Bartoli, presidente al suo secondo mandato, è stato anche quest’anno il padrone di casa alla consueta cena conviviale organizzata da Assotosca nella splendida cornice dell’Educandato Statale SS. Annunziata Villa di Poggio Imperiale a Firenze con la partecipazione di circa 250 invitati fra cui i vertici delle associazioni Confetra, Fedespedi, Fedit, Camera di Commercio e dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale. Nell’occasione AIR CARGO ITALY ha fatto il punto sul mercato delle spedizioni e del cargo aereo attuale secondo il punto di vista dell’Associazione Toscana Corrieri, Spedizionieri e Autotrasportatori.
Presidente quali risultati sono stati ottenuti nel corso di questi 14 mesi del suo secondo mandato di vertice di Assotosca?
“Il primo risultato è stato l’ottenimento della Zes per Livorno, ancora in via di completa ratifica ma ormai sulla carta, e lo stato dei lavori che stiamo portando avanti per i collegamenti ferroviari. L’apertura nel 2025 della linea risagomata della Prato – Bologna darà la possibilità al porto e agli interporti toscani di collegarsi direttamente con il Nord Europa e tutti gli altri collegamenti di nostro interesse. Con l’apertura di questa galleria l’intermodalità avrà un grande sviluppo, non solo in Toscana, ma in tutta l’Italia: noi saremo la porta di ingresso di questo sviluppo, e speriamo dunque che le nostre istituzioni, capendo l’importanza di questa iniziativa, si adoperino per trovare soluzioni che aumentino il nostro Pil.”
Qual è il trend attuale nei vari settori del trasporto?
“Il trasporto aereo sta andando molto bene, forse in conseguenza dei problemi non ancora del tutto risolti sul Canale di Suez, mentre la via mare è ancora un pò stagnante: qui dovrebbero essere fatti investimenti, tutti i porti italiani sono rimasti un po’ indietro, rispetto ad altre realtà. Come regione Toscana – con la Liguria vicino, che ha forse avuto più vantaggi rispetto a noi, e ha saputo sfruttarli appieno – dovremmo avere dalle amministrazioni sia regionali che nazionali la possibilità di lavorare meglio; non dimentichiamoci che a breve dovrebbe realizzarsi anche il nuovo accordo per le acciaierie di Piombino e che, se verrà concretizzato, diventerà importantissima la viabilità per la produzione industriale di tutto il settore della costa e del centro Toscana. Per l’autotrasporto ci sono problemi di viabilità con il congestionamento di alcune reti viarie, la superstrada Fi-Pi-Li innanzi tutto e la Tirrenica.”
Qual è il suo parere sulla proposta dalla Regione Toscana di tassare i trasporti industriali sulla Fi-Pi-Li?
“Non so quanto potrà essere utile. Prima di arrivare a questa soluzione dovremmo cercare soluzioni per le code che si verificano su questa strada: dal momento che la domenica i camion non viaggiano, ma le code ci sono comunque, ritengo che il problema non siano dunque i camion ma la struttura della Fi-Pi-Li che non è adatta al traffico che utilizza questa strada.”
Come state operando per capire e risolvere questi problemi?
“Con tutte le altre organizzazioni, sia delle Camere di Commercio che di Confindustria, stiamo portando avanti un programma che sia fruibile e fattibile, da mettere sul piatto, per far vedere che ci sono anche altre soluzioni, che possono e debbono produrre miglioramenti ai problemi attuali. La priorità è l’infrastruttura, che è la base da cui si parte, e in questo senso l’urgenza è rappresentata dai problemi della F-Pi-Li, e dalla Tirrenica.”
Può anticiparci quali soluzioni proponete in questo programma?
“Le proposte sulle quali, come ho detto, abbiamo lavorato insieme ad altre associazioni, non posso anticiparle ora, ma saranno rese note a brevissimo. Non riguardano solo l’ampliamento della Fi-Pi-LI. Attualmente, se si viaggia da Livorno verso Firenze, arrivati a Scandicci tutte le mattine e tutte le sere negli orari caldi c’è sempre un blocco. Questo è un problema che deve essere risolto. La viabilità, come dicevo, deve avere una fruibilità per permettere alla parte industriale di lavorare. Non dobbiamo mai dimenticare che la viabilità della Toscana, specialmente la Fi-Pi-Li, raccoglie tre centri fondamentali che sono la zona di Firenze e Prato con tutto il segmento moda e il suo indotto, la parte della Valdelsa e della Valdera con importantissimi impianti industriali che devono essere supportati e infine il porto, che è lo sbocco necessario non solo per l’uscita, ma soprattutto per l’entrata, perché più merce arriva più l’industria può lavorare e svilupparsi. E’ su questo insieme di situazioni, non semplice da coordinare, che stiamo lavorando, perché riteniamo siano le priorità assolute.”
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