La napoletana Marinter Shipping Agency in un arbitrato da 1,65 Mln con Clipper Bulker
Andrea Mastellone si dice tranquillo sull’esito finale perchè il carico di grano è stato rifiutato a seguito di forza maggiore dichiarata dal terminal d’imbarco
L’agenzia marittima e di brokeraggio navale Marinter Shipping Company di Napoli si trova coinvolta in un arbitrato a New York nel quale è stata trascinata dalla società armatoriale danese Clipper Bulk Shipping. A seguito di questa azione l’azienda partenopea si è vista aggredire (con una richiesta di sequestro conservativo) un carico imbarcato sulla nave bulk carrier Orcinus.
La notizia è stata rivelata da Tradewinds e confermata a SHIPPING ITALY dall’amministratore delegato della società, Andrea Mastellone, spiegando che alla base di questo contenzioso appena avviato c’è il mancato imbarco sulla nave Norse Mobile di un carico di 18.000 tonnellate di grano proveniente dal porto di Houston e destinato a Ortona, in Abruzzo. Clipper lamenta il mancato rispetto degli obblighi contrattuali (banchero costa era il broker dell’affare) mentre Marinter Shipping Agency si difende sostenendo di non aver potuto accettare il carico a seguito di un incendio che aveva messo fuori uso gli impianti di carico con tanto di forza maggiore dichiarata dal Hansen-Mueller Grain Elevator.
L’impianto di caricazione del grano venne rimesso in servizio 18 giorni più tardi ma Marinter preferì rifiutare il carico perché i silos più vicini all’incendio avevano un odore “commercialmente sgradevole” (commercially objectionable) secondo la ricostruzione fornita dai legali di Clipper. Gli stessi però contestano il fatto che solo tre dei 650 silos che compongono il terminal sono stati interessati dall’incendio e per questo l’armatore non ritiene accettabile la dichiarazione di forza maggiore per non ottemperare agli obblighi contrattuali previsti dal voyage charter in programma dal Centro America all’Italia.
Dal punto di vista economico Clipper Bulk lamenta di aver patito un danno economico del valore di 1,3 milioni di dollari per questo carico rifiutato; una cifra che, con interessi e altri costi legali porta il totale della somma recalamata a 1,65 milioni di dollari.
Andrea Mastellone, a.d. di Marinter Shipping Agency (assistita in questo arbitrato dallo Studio legale Lauro), a SHIPPING ITALY si è limitato a spiegare che “il contenzioso è appena iniziato e ci vorrà fra 6 mesi e un anno prima di arrivare alla conclusione. Da parte nostra siamo tranquillissimi perché i silos non erano agibili come dimostra il fatto che il terminal abbia dichiarato la forza maggiore”.
N.C.
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