C. Steinweg – Gmt ha acquisito il 75% della società di spedizioni e logistica Romani & C.
Con questa operazione la società guidata da Andrea Bartalini diventerà il secondo player italiano nella logistica del caffè
La storica società di logistica e spedizioni di caffè Romani & C. di Genova è passata a C. Steinweg – Gmt, azienda italiana controllata dal gruppo olandese Steinweg.
Lo ha annunciato con una nota diffusa al mercato lo stesso presidente Romano Romani precisando che a passare di mano è stato il 75% del capitale e che “le famiglie Romani e Antonj restano nel capitale sociale e continueranno a essere impegnate nella gestione”.
Nell’annuncio a firma di Romani si legge: “Siamo lieti di accostare il nostro nome a un partner forte come C. Steinweg – Gmt Srl con cui costruiremo un brillante futuro e che certamente rafforzerà la nostra società consolidando e sviluppando le attività tradizionalmente da noi svolte. Questo grazie anche all’ottimo inserimento del ‘gruppo Steinweg’ nella logistica del caffè verde dove è impegnato e protagonista a livello internazionale”.
Nell’annuncio si precisa infine che “il nuovo assetto societario, che ha decorrenza 19 dicembre 2024, non avrà alcun impatto sugli accordi e i contratti in essere o sull’attività operativa. Siamo certi – è la conclusione del messaggio ai clienti – che questo passo, a cui lavoriamo da anni, ci renderà un partner ancora più efficiente per voi e siamo entusiasti e motivati nel continuare col nostro tradizionale impegno”.
A proposito di numeri la Romani & C. ha 38 dipendenti diretti e nel 2023 ha generato un volume d’affari pari a 12,8 milioni di euro (era 13,8 milioni un anno prima), con un margine operativo lordo negativo di 2,6 milioni (da un Ebitda positivo di 735 mila euro nel 2022), e una perdita d’esercizio (portata a nuovo) di 2,1 milioni al 31 dicembre scorso (rispetto a un risultato netto positivo di 430 mila euro nell’esercizio precedente). La perdita in questione ha carattere “straordinario e non ricorrete” ed è dovuta alla sparizione in un magazzino a Koper di un grosso quantitativo di caffè il cui valore di mercato è di circa 3 milioni di euro.
Nella relazione sulla gestione dell’esercizio passato si legge infatti che il bilancio chiude con un utile prima delle imposte e delle voci di costo non ricorrenti di 506mila euro ma il risultato finale in rosso per oltre 2,1 milioni “consegue alla contabilizzazione di costi non ricorrenti per 3,17 milioni di euro, di cui accantonamenti per rischi per 3 milioni di euro, e svalutazioni dell’attivo per 73 mila euro”.
Al netto di questa sparizione di caffè a Koper (per la quale peraltro è stata aperta un’indagine e a seguito della quale la società di logistica e spedizioni ha trovato un’intesa per rimborsare parzialmente i clienti) il business della società Romani & C. appare stabile grazie alla tradizionale attività di servizi ai cosiddetti ‘generi coloniali’ (sbarchi e imbarchi, assistenza merceologica e doganale, trasporti e spedizioni, deposito, cambio imballo e modalità di trasporto, selezionature dei prodotti tramite appositi impianti) svolta nelle tre sedi di Pozzolo Formigaro (Alessandria), Trieste e appunto Koper.
N.C.
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