Moby e Ars Altmann portano in Tribunale l’Adsp toscana
Mentre l’ente le revoca le aggiudicazioni, la joint venture per l’automotive Manta Logistics impugna l’inerzia dell’amministrazione sul rilascio delle aree ottenute con la gara del 2019
È finita a carte bollate la relazione instaurata fra l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale e Manta Logistics, joint venture fra il gruppo armatoriale Moby e Ars Altmann, candidatasi nel 2019 a creare un terminal automotive nel porto di Piombino.
Lo si apprende da un’ordinanza del Tar della Toscana che ha fissato al 3 dicembre prossimo l’udienza per decidere del ricorso avviato da Manta “per l’accertamento dell’inerzia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nel concludere la ‘Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione delle nuove aree portuali del Porto di Piombino’ nonché avverso il silenzio serbato sulle istanze del 12 aprile 2023, del 20 luglio 2023, del 14 dicembre 2023 e del 10 maggio 2024, tutte presentate dalla ricorrente al fine di ottenere in concessione i Lotti 1, 2 e 3 della c.d. ‘Macro Area n. 1’ del Porto di Piombino per ivi insediarvi un terminal automotive”.
Manta si era aggiudicata in via definitiva il Lotto 1 già nel 2020 e nel 2021, dopo il ritiro dei rispettivi aggiudicatari, in via provvisoria era stata individuata come aggiudicataria anche dei Lotti 2 e 3. Sennonché l’Adsp aveva poi sospeso le procedure, a dispetto dei solleciti menzionati da Manta. Ed anzi, si apprende sempre dall’ordinanza, avrebbe anche revocato le aggiudicazioni provvisorie e avviato la revoca di quella definitiva.
Condizionale d’obbligo, perché tali atti non risultano al momento pubblicati. Ma, da quanto apprende SHIPPING ITALY, la motivazione, tanto della lunga sospensione quanto delle recenti revoche, risiederebbe in un non meglio precisato cambio di programma per le aree in questione da parte dell’amministrazione, legato, per certo, all’incertezza sulle sorti del rigassificatore nel frattempo installato da Snam in loro prossimità (il trasferimento in Liguria è ancora sub iudice quanto ad autorizzazioni ambientali). E, presumibilmente, dall’altrettanto incerta sorte del polo siderurgico, oggetto di un accordo di cogestione – con coinvolgimento appunto di aree demaniali – fra Jsw Steel Italy e il duo Metinvest-Danieli, sotto la supervisione del Governo, accordo annunciato da settimane ma ancora alle viste.
Quel che è certo è che Manta ritiene illegittima l’attesa pluriennale. Cosa che fa pensare che molto facilmente s’opporrà giudizialmente anche alle revoche.
A.M.
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