Serviranno 27,5 milioni per l’accessibilità del nuovo terminal crociere di Venezia
Messi anche a gara gli approdi di Venezia Terminal Passeggeri per gli yacht e acquistate dai terminalisti le quote di Erf
Per il nuovo terminal crociere di Venezia non saranno sufficienti le risorse (oltre 60 milioni di euro) stanziate dal Decreto Venezia. Lo ha reso noto l’Autorità di sistema portuale lagunare comunicando l’approvazione da parte del Comitato di gestione di una variazione di bilancio “di 27.500.000 euro in uscita per adeguamento della sponda del cosiddetto ‘Voltatesta Molo Sali’ e in entrata prevedendo l’accensione di un mutuo in corso di istruttoria con Cassa Depositi e Prestiti (sebbene lo stesso intervento sia stato candidato al finanziamento tramite fondi Pnrr). Si tratta di un intervento necessario per facilitare l’imbocco del Canale Industriale Nord in vista della realizzazione del nuovo terminal crocieristico; nel contempo aumenterà la sicurezza della navigazione per tutte le attività presenti in Canale Nord. Si tratta dell’unico intervento in canale Nord per il nuovo terminal crociere il cui impegno finanziario è a carico di risorse dell’AdSP essendo tutte le altre attività a carico della struttura commissariale”.
Non è stata l’unica decisione assunta dal Comitato: “Nel corso della riunione è stata approvata anche la pubblicazione del cosiddetto ‘bando megayacht’, ossia della procedura aperta per l’affidamento di concessione demaniale marittima quinquennale per l’occupazione ed uso degli specchi acquei ed opere connesse ubicati a Venezia presso Riva San Biagio, Punta della Dogana, Zattere pontile demaniale Ex Adriatica, Pontile dei Marani. Il bando mira a razionalizzare le concessioni esistenti e a potenziare l’offerta di servizi a Venezia per il segmento degli yacht di alta fascia quali refitting e forniture”. Le concessioni in questione erano appannaggio di Vtp – VeneziaTerminal Passeggeri.
Approvata, infine, l’acquisizione di quote azionarie della società Erf (Esercizio Raccordi Ferroviari di Porto Marghera Spa), cui fa capo la concessione del servizio di manovra nell’ambito del comprensorio ferroviario di Venezia Marghera. Fra partecipazione diretta e indiretta l’Adsp deteneva il 78%. Ora salirà al 100% acquisendo le piccole quote da diversi terminalisti e operatori dello scalo, anche se non è stato reso noto il valore dell’operazione.
“Continuiamo a investire nello sviluppo dei porti veneti, anche grazie a una gestione finanziaria oculata che ci consente di effettuare le opere e gli escavi necessari per migliorare la competitività degli scali” ha commentato il presidente di Adsp Fulvio Lino Di Blasio.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI