Wista Italy presenta le sue ‘donne sul ponte di comando’ in un libro
Solo due – evidenzia l’associazione – le italiane che dal 1994 hanno ricoperto l’incarico di presidenti di port authority, mentre non è noto quante siano quelle imbacate
Il gender gap nell’industria marittima italiana è al centro di “Donne sul ponte di comando. Trent’anni di storia e storie delle professioniste del mare (Mursia)”, libro curato dalle socie di Wista Italy – la sezione italiana della Women International Shipping and Trading Association – che si propone di raccontare le storie di quelle che lavorano nel settore dello shipping, del trading e della logistica. Il volume è stato presentato ieri, 26 settembre, con un ‘flash mob letterario’ che si è svolto in contemporanea in 11 porti della Penisola.
“Un libro corale che finalmente dà voce alle professioniste italiane del mare, alle loro carriere e alle loro storie professionali e vuole illuminare un problema: nel mondo marittimo siamo molto lontani dalla parità di genere” scrive l’associazione presieduta da Costanza Musso.
“Per il bene di tutto il sistema Paese dobbiamo farcene carico” ha affermato Musso, evidenziando come a livello mondiale i marittimi-donne siano solo il 2% su circa 2 milioni di addetti, mentre a terra il settore impiega il 29% di personale femminile.
In Italia il comparto conta nei porti e nei servizi a terra un 6,7% di donne, percentuale che sale al 46% guardando alle sole Autorità di Sistema Portuale. Dal 1994, anno della riforma portuale, ad oggi solo due donne sono però salite alla presidenza delle port authority italiane, mentre non è noto quante siano quelle italiane imbarcate come comandanti o ufficiali (l’Accademia Mercantile indica che nel triennio 2020-2023 le allieve ufficiali erano il 12%, ma non è chiaro quante di loro abbiano effettivamente preso la via del mare).
Il libro raccoglie le voci delle presidenti di Wista Italy, dalla prima – Marisa Marciani Vignolo broker approdata a Londra negli anni Sessanta, fino a passare a Fulvia Linari, che ricoprì anche il ruolo di Wista International dal 1996 al 2001, proseguendo con Alessandra Boccone, Maria Gloria Giani, Daniela Fara, Michela Fucile, Daniela Aresu, Paola Tongiani e oggi Costanza Musso.
Nella seconda parte il volume dà voce alle socie – armatrici, imprenditrici, dirigenti, comandanti e ufficiali – con l’obiettivo di ispirare altre donne a prendere la via del mare. Infine, nella terza parte, il libro si focalizza sui numeri del gender gap nel settore con un contributo di Greta Tellarini, docente di diritto marittimo e di Musso.
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