Noli container Cina – Italia sotto i 4mila dollari (-9%)
Per Bimco il declino del Scfi osservato nel terzo trimestre 2024 è il più pesante dal 2009 a questa parte a eccezione solo degli anni della pandemia
Le tariffe per le spedizioni via mare di container dalla Cina all’Italia registrano un nuovo scivolone mentre all’orizzonte non appaiono segnali di una loro possibile ripresa. L’ultimo aggiornamento del Drewry Container Index, di questa settimana, riferisce infatti di un nuovo calo del 9% per il costo degli invii di box da 40 piedi da Shanghai a Genova, che porta quindi il loro valore a 3.848 dollari.
Il declino è parte di una flessione quasi generalizzata. Se nel complesso l’indice composito della società di analisi perde il 5% (a 3.489 dollari), a scendere in modo marcato sono infatti anche i noli per spedizioni da Shanghai a Rotterdam (-8% a 3.815 dollari) e in misura minore quelli relativi a invii dallo scalo cinese verso gli Usa, con le tariffe per New York in flessione del 2% (a 5.922 dollari) e quelle per Los Angeles in calo del 4% a 5.258 dollari. Perfettamente stabili sono invece i noli della tratta transatlantica (a 2.061 dollari le spedizioni sulla rotta Rotterdam – New York e a 724 dollari quelle in direzione inversa), così come quelli per i viaggi ‘di ritorno’ da Los Angeles a Shanghai (a 715 dollari), mentre la tratta di backhaul Rotterdam – Shanghai perde il 2% a 590 dollari. Drewry, che ha pubblicato le sue rilevazioni nella giornata di ieri, ipotizzava che un eventuale perdurare dello sciopero nei porti Usa potesse portare a una risalita delle tariffe, uno scenario che però per il momento non si concretizzerà dato che lavoratori e imprese datoriali hanno annunciato proprio ieri di avere raggiunto un accordo, benché provvisorio.
Il declino dei noli osservato nell’ultima settimana come già detto è solo l’ultimo di una lunga serie, come testimoniato anche da un report di Bimco relativo all’andamento dello Shanghai Containerized Freight Index ai mesi tra luglio e settembre 2024. Secondo gli analisti, la flessione nel trimestre è stata del 43%, la peggiore registrata dal 2009, anno in cui sono iniziate le sue rilevazioni, se si esclude il periodo del Covid (2020-2023). Negli stessi tre mesi il China Containerized Freight Index ha riscontrato un calo del 19% – e del 55% solo per le spedizioni verso il Mediterraneo – anche in questo caso la peggior performance dal 2009 se si tolgono gli anni della pandemia. Questo andamento, ha osservato Niels Rasmussen, responsabile dell’area Shipping della società di analisi, rappresenta una preoccupazione per i carrier, in particolare nel caso di un possibile ritorno al passaggio regolare delle navi per il Capo di Buona Speranza, dato che il 10% della capacità globale container attualmente assorbito dai transiti più lunghi andrebbe a sommarsi al +7% di stiva già atteso per il 2025 dalle nuove navi in consegna.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI