Completato con successo il primo bunkeraggio di Gnl nello Stretto di Messina
Due camion hanno portato il gas dal terminale di Ravenna per il traghetto Elio grazie al prezzo medio del prodotto che ha reso economicamente percorribile questa scelta per Caronte & Tourist
“I nostri tecnici hanno lavorato per giorni, sia a bordo che sulla banchina, per la perfetta riuscita di un’operazione complessa in sé e oltre tutto per noi anche relativamente nuova. Siamo oggi naturalmente molto soddisfatti per il fatto che tutto è andato per il meglio e perché finalmente la nostra Elio è pronta a navigare nello Stretto usando Lng piuttosto che il più convenzionale gasolio. È per noi un successo che va oltre l’episodio e per il quale vogliamo ringraziare anche i tecnici e i responsabili dell’Adsp, della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco che hanno assicurato un supporto attento e continuo”.
Con queste parole Pietro Franza, amministratore delegato del Gruppo Caronte & Tourist, ha commentato il primo rifornimento di Gas Naturale Liquefatto effettuato da Molgas per la nave traghetto Elio nella giornata di venerdì 4 ottobre presso il Molo Norimberga del porto di Messina, dopo alcuni giorni dedicati a una serie di obbligatorie operazioni preliminari.
Sono passati sei anni da quando la Elio, ammiraglia della flotta Caronte & Tourist, è entrata in linea con bene e in vista i galloni di prima nave bi-fuel a solcare le acque del Mediterraneo. Sei anni nel corso dei quali, tuttavia, la nave non ha mai potuto navigare bruciando Gnl, se non nel viaggio di trasferimento dal cantiere turco di costruzione a Messina.
Caronte & Tourist denuncia da tempo l’assenza di un deposito per lo stoccaggio del Gnl nell’area dello Stretto, una mancanza che ha impedito il regolare approvvigionamento non solo per le navi ma anche per le flotte di tir in transito fra le due sponde dello Stretto di Messina che sempre più numerose stanno riconvertendosi al Gnl a discapito del gasolio.
“Già quattro anni fa la compagnia di navigazione aveva chiesto l’autorizzazione per realizzare a proprie spese, a Tremestieri, un distributore di Gnl con annesso un piccolo deposito ma la governance dell’epoca dell’Adsp dello Stretto (presieduta da Mario Mega) ha sempre negato questa autorizzazione, motivando in ultimo con la volontà di affidare uno studio di fattibilità per valutare l’eventuale futura realizzazione di un mega-deposito costiero di Lng da 10.000 mc che, se mai realizzato, sarebbe comunque tutt’altra cosa rispetto al deposito di 100 mc immaginato da Caronte&Tourist” fa sapere la società. “Per effetto di ciò le navi del gruppo, potenzialmente adibite all’alimentazione anche con Gnl (oltre la Elio ci sono la Nerea, la Pietro Mondello che sarà consegnata a brevissimo e un’altra unità) continueranno ad avere problemi di approvvigionamento se nulla cambierà. Perché è chiaro – spiegano da Caronte – che in assenza di un deposito far giungere alla bisogna il Gnl via terra, tramite autocisterne, risulterà antieconomico e dunque improponibile, almeno fin quando le quotazioni del gas non si stabilizzeranno al ribasso”.
Proprio approfittando di una flessione del prezzo del gas naturale liquefatto, qualche mese fa è stato possibile rifornire presso il porto di Trapani la nave Nerea utilizzando il metodo truck-to-ship, cioè da camion a nave, o stesso diffuso nei porti europei in cui non sono presenti infrastrutture fisse per il Gnl, un metodo che assicura flessibilità e replicabilità. Grazie al perdurare di questa condizione oggi è finalmente giunto il turno della nave Elio, che è stata rifornita, con lo stesso metodo, di 100 mq. di Gnl (equivalenti a 44 tonnellate) giunti su due autobotti partite da Ravenna, dove da alcuni anni è attivo un deposito gestito da Edison.
L’utilizzo del gas naturale liquefatto, rispetto al combustibile marino convenzionale, riduce le emissioni di Anidride carbonica (CO2) del 25%; dell’85% quelle di Monossido e Biossido di azoto (NOx) e del 99% quelle di Particolato (PM) e Ossido di zolfo (SOx). Pur essendo un idrocarburo, il Gnl è in atto il più ‘pulito’ tra i combustibili di larga reperibilità. “Ma nell’immediato futuro – assicura Franza – ci sono il BioLng, gas totalmente naturale perché ottenuto dalla lavorazione di rifiuti organici e la propulsione elettrica. Sia la Nerea che la Pietro Mondello sono dotate di un pacco batterie che può consentire a queste unità di tenere i motori termici spenti durante le soste in banchina e di manovrare in entrata o in uscita dai porti in modalità zero emissioni”.
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