Entra a regime il nuovo collegamento intermodale tra Montirone e il terminal Vecon di Marghera
Il treno, operato da Mis per Gme Metals, sarà effettuato con una frequenza di 50 circolazioni all’anno
Dopo la fase di test che si è svolta nelle scorse settimane, è ora entrato a regime il nuovo collegamento ferroviario container tra le banchine del terminal Vecon di Marghera e lo scalo intermodale di Montirone, in provincia di Brescia.
Utilizzatore del treno, che come già svelato è dedicato al trasporto di prodotti siderurgici, è Gme Metals – azienda bresciana di trading, parte del gruppo spagnolo Garcia Munte Energia, che in particolare si occupa di forniture di ferroleghe – che a questo scopo si è anche dotata di un nuovo magazzino a Montirone.
Per il convoglio – realizzato con una conformazione di 23 carri da 60 piedi, per una capacità di carico di 46 container – sono in programma 50 circolazioni all’anno. Tutti gli attori coinvolti si sono però impegnati ad “aumentare la frequenza del servizio intercettando altri carichi containerizzati che necessitino di un collegamento affidabile e veloce verso uno dei distretti economici più importanti del Nord Italia ma non solo” si legge in una nota congiunta dei partner che hanno portato alla sua attivazione, ovvero la stessa Vecon- Psa Venice e Mis – Magli Intermodal Service, che gestisce lo scalo bresciano e che si occupa anche della trazione del treno tramite la propria impresa ferroviaria partecipata Ermes Rail.
“Siamo certi che insieme al partner Vecon-Psa Venice potremmo ulteriormente sviluppare la frequenza del servizio intercettando ulteriori volumi di merce containerizzata estendendo il raggio di azione del porto di Venezia” ha commentato al riguardo il presidente del gruppo Mis Paolo Magli.
Riguardo l’iniziativa, “si tratta di un percorso iniziato già da tempo, con la consegna a clienti attraverso spedizioni intermodali, soprattutto verso paesi a lingua tedesca” ha aggiunto Andrea Quaresmini, amministratore delegato di Gme Metals. “Ora abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti, ritirando via treno dal Porto di Marghera materiale da stoccare nei nostri magazzini. Così è stato scelto un nuovo magazzino a Montirone dirimpetto al dry port che gestisce Mis. Dopo le prime prove siamo certi che la via da perseguire sia questa. Il vertice di Gme Metals – azienda che ha come clienti “acciaierie e fonderie di ghisa dislocate in tutta Europa” – ha quindi evidenziato come questa sia impegnata nella “scelta di fornitori che utilizzano il più possibile il trasporto su rotaia per avere così ferroleghe con carbon footprint più bassa possibile.
Sul tema dell’intermodalità ferroviaria è intervenuta anche la AdSP del Mar Adriatico Settentrionale, che per voce del presidente Fulvio Lino Di Blasio ha evidenziato come questa stia costantemente crescendo a Venezia, dove a fronte delle oltre 2 milioni di tonnellate movimentate nel 2023, “da gennaio a settembre 2024 abbiamo già superato 1.6 milioni di tonnellate con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 6%”.
Tornando al collegamento Vecon – Montirone, Mis segnala la possibilità di ulteriori rilanci verso Rotterdam grazie al servizio già attivo dallo scalo bresciano operato sempre da Mis con la trazione di Sbb.
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