Corretta dal Governo (anche se contradditoriamente) la norma salva-diga di Genova
Nella bozza post Consiglio dei Ministri torna il parere della Regione, vincolante (come quelli di Arpal e Asl), ma al commissario dell’opera restano i pieni poteri per “sostituirlo”
La norma cosiddetta ‘salva-diga’ di Genova, annunciata dal Governo, potrebbe essere diversa rispetto alla bozza entrata poer l’esame nell’del Consiglio dei ministri da cui la scorsa settimana ne è uscita una versione poi approvata.
Il testo del Decreto Legge in cui sarà contenuta, infatti, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ora ha cominciato a circolare una bozza differente e successiva rispetto a quella entrata appunto in Cdm.
Le differenze testuali sono minime (le trovate evidenziate in calce all’articolo), ma significative, ancorché parzialmente contraddittorie col testo preservato.
Come nella precedente versione, il commissario straordinario all’opera (il sindaco di Genova Marco Bucci) adotterà (su proposta dell’Autorità di sistema portuale) il piano di gestione dei materiali di risulta del cantiere stesso della diga e di altri aperti sul territorio, acquisiti i pareri di Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e Asl. Ma questi vengono ora definiti come “vincolanti”. E altrettanto nella successiva versione si dice, introducendolo ex novo, del parere della Regione Liguria.
Ergo, soprattutto in ragione del fatto che era stato proprio il parere della Regione, molto critico col piano elaborato nelle scorse settimane dall’Adsp di Genova, a creare l’impasse all’origine dell’intervento governativo, la nuova versione parrebbe non risolvere quel problema. Tuttavia è rimasto invece invariato l’ultimo comma, che stabilisce che l’adozione del piano da parte del commissario “sostituisca” tutti i “pareri (…) necessari alla realizzazione degli interventi contenuti nel medesimo Piano”.
Il che sembra poter generare un cortocircuito: il parere di Arpa, Asl e Regione diventa vincolante per l’adozione del piano, che però può di per sé farne a meno. Rimarrà da capire dunque se prevarranno i vincoli imposti dalla Regione o il via libera dal commissario straordinario che nel caso specifico è anche candidato a guidare quella giunta in Liguria.
A.M.
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