Per Maersk un nuovo ordine per 6+6 portacontainer da 16.000 Teu
Diversamente dalle ultime commesse, queste nuove costruzioni avrano propulsione dual fuel Lng invece che metanolo
Secondo quanto riferiscono alcuni broker marittimi in questi giorni, la compagnia di navigazione danese Maersk si sarebbe rivolta a cantieri in Cina per la sua prossima fase di espansione, con ordini per nuove navi a doppia alimentazione a Gnl facendo segnare in qualche maniera un ripensamento rispetto al metanolo.
Le indiscrezioni emerse parlano di una commessa del vettore danese per sei navi da 16.000 Teu presso il cantiere New Times Shipbuilding, con opzioni per altre sei navi gemelle.
Le portacontainer in questione, del costo di 200 milioni di dollari per unità, dovrebbero essere consegnate a partire dal 2028.
Da Maersk finora non è ancora arrivata nessuna conferma né annuncio ufficiale.
Presentando i propri di bilancio ad agosto, Maersk aveva delineato la propria politica di nuove costruzioni fino al 2030 evidenziando due aspetti di rilievo. In primo luogo, l’intenzione di non aumentare le dimensioni della flotta oltre gli attuali 4,3 milioni di Teu fino alla fine del decennio e, in secondo luogo, l’ammissione da parte di Maersk di voler procedere con gli ordini di navi a doppia alimentazione che possono utilizzare bio-Gnl, un tipo di carburante che il vettore aveva precedentemente scartato o quantomeno lasciato in secondo piano.
In occasione dell’ultima trimestrale la compagnia di navigazione danese aveva dichiarato di essere in procinto di firmare ordini di nuove costruzioni e contratti di noleggio a tempo per navi a doppia alimentazione, rispettando il ritmo di rinnovo previsto di circa 160.000 Teu all’anno.
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