Portuali e port authority di Venezia allo scontro: proclamato la sciopero a oltranza
Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti chiedono il ritiro del bando di gara per il nuovo art.17 e dimissioni immediate dei vertici dell’Autorità di Sistema Portuale
In laguna a Venezia non si placano, ma anzi si surriscaldano ulterioremnete, gli animi fra sindacati confederali dei lavoratori portuali e Autorità di sistema Portuale sul bando relativo alla gara per l’individuazione, ai sensi dell’art.17 della legge 84/1994, del prossimo fornitore di lavoro portuale temporaneo alle imprese.
Nonostante l’incontro andato in scena fra le parti attraverso una video call, le rassicurazioni e i chiarimenti forniti dal presidente Fulvio Lino Di Blasio non sono serviti a riportare la calma in banchina, al punto che i sindacato hanno indetto uno sciopero a oltranza.
“A seguito dello stato di agitazione come precedentemente proclamato, e mai ritirato, i lavoratori di Nclp (Nuova Compagnia lavoratori Portuali, ndr) di Venezia riuniti in assemblea in autodeterminazione hanno deciso di iniziare l’astensione dal lavoro di 24 ore a oltranza” annunciano una nota dei sondacati confederali Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti. “I lavoratori, considerate le precisazioni rese dall’Adsp Mar Adriatico Settentrionale) nel corso di una conference call sulla piattaforma whatsapp tenutasi in data 15 ottobre u.s. non sufficienti a dirimere le molteplici criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali relativamente ai contenuti del bando di gara dell’art. 17 legge 84/94, in quanto non rispondenti alle linee guida condivise del 23.07.2023, ritengono di dover sensibilizzare le istituzioni tutte e il porto con richiesta di ritiro del bando di gara e dimissioni immediate dei vertici dell’Autorità di Sistema Portuale in modo che il porto ritorni alla normalità lavorativa”. Pertanto, conclude la nota, “i lavoratori, in assemblea, auspicano una immediata risoluzione da parte di Adsp Mas”.
Sostegno ai colleghi veneziani è stato espresso dal presidente della Compagnia Portuale Civitavecchia, Patrizio Scilipoti: “Siamo molto preoccupati per ciò che sta avvenendo al porto di Venezia: quando i portuali, con a fianco le organizzazioni sindacali, scendono in lotta i motivi sono sempre gravi. Auspichiamo che il Presidente di AdSP del Mar Adriatico Settentrionale modifichi il bando secondo le corrette richieste e osservazioni della Compagnia Portuale, dei Sindacati e di ANCIP, al fine di ritrovare una pace sociale indispensabile per il lavoro e l’operatività di banchina. Al Presidente della Compagnia, Mauro Piazza, e a tutti i compagni veneziani diciamo a gran voce che non sono soli e che le lavoratrici e i lavoratori della Compagnia Portuale Civitavecchia sono al loro fianco”.
Per dire la loro su un tema evidentemente molto sentito è stato anche il Consigli od’amministrazione della Culmv Paride Batini di Genova secondo cui il bando in questione pubblicato dall’Adsp “contiene elementi dirompenti, non solo per il porto di Venezia, che rischiano di diventare un pericoloso precedente per le future gare negli altri scali italiani”. I camalli genvoesi analizzano punto per puntole criticità emerse.
Il ritorno alla libera scelta. “Viene introdotta – sottolineano da Genova – la richiesta nominativa dei singoli o più lavoratori, ossia la possibilità per i terminalisti di effettuare una scelta ‘ad personam’ tra i lavoratori della Compagnia riportando il lavoro portuale agli inizi del secolo scorso e alle battaglie che videro protagonisti i portuali genovesi nel lontano 1912. Una sorta di ritorno al caporalato sulle banchine”.
La tariffazione oraria. “Una formulazione ambigua che sembra autorizzare un avviamento per ora invece che per turno” dicono dalla Culmv.
Tariffe svincolate dal Ccnl. “Manca un automatismo che permetta alle tariffe del lavoro portuale temporaneo di adeguarsi in relazione agli aumenti economici del Ccnl, con il rischio concreto che tali aumenti non saranno fruibili per i lavoratori della Compagnia”. Il Consiglio di amministrazione e i lavoratori della Culmv di Genova esprimono in conclusione la “piena solidarietà alla Nuova Compagnia Lavoratori Portuali Venezia, nella piena consapevolezza che il bando di gara per la fornitura del lavoro portuale temporaneo è l’elemento fondamentale per la continuità del lavoro a chiamata regolamentato”.
Il presidente della port authority veneziana in una conferenza stampa ha affrontato e cercato di chiarire a sua volta ogni singola voce del bando oggetto di critiche specifiche.
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Di Blasio tende la mano ai portuali sul bando per l’art.17: “Disponibili a modifiche”