Spinelli annuncia ricorso in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato
L’azienda si appella al Governo affinché sia garantita la continuità operativa mentre Rixi teme possibili ripercussioni anche su altri scali d’Italia
“A seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la concessione demaniale del Terminal GPT, nel porto di Genova, la società Spinelli s.r.l comunica che proporrà giudizio di revocazione della Sentenza presso il Consiglio di Stato in quanto la stessa contiene errori di fatto, nonché ricorso in Cassazione per violazione dell’art.111 della Costituzione in ordine al requisito minimo di motivazione”.
Lo ha fatto sapere lo stesso Gruppo Spinelli appellandosi al Governo affinché gli venga consentito di continuare a operare.
“La società – prosegue la nota di Spinelli – ha richiesto al Ministero (non è specificato a quale ma si presume a quello delle Infrastrutture e Trasporti, ndr) un immediato intervento al fine di garantire la difesa dei posti di lavoro e la continuità operativa, del terminal, a garanzia dei traffici. La piena operatività del terminal è stata altresì comunicata a tutte le compagnie di navigazione interessate”.
A seguito di una riunione d’urgenza convocata in Prefettura all’indomani della sentenza che ha travolto le banchine genvoesi, anche il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, è intervenuto dicendo: “Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato sul Genoa Port Terminal ho chiesto all’Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale di attivare immediatamente un tavolo tecnico per trovare una soluzione che garantisca la continuità dei traffici commerciali e del lavoro portuale”.
All’incontro in prefettura a Genova erano presenti anche i vertici dell’Adsp del Mar Ligure Occidentale e il presidente del gruppo Spinelli, Mario Sommariva.
Rixi ha aggiunto: “C’è preoccupazione e una connotazione di urgenza dovuta al fatto che in quel terminal lavorano centinaia di persone”. Poi ha proseguito ancora dicendo: “Ma è chiaro che in questo momento la preoccupazione è anche dare sia agli investitori stranieri, in questo caso Hapag Lloyd, sia a tutti gli investitori presenti nei nostri scali una certezza di diritto. Questa sentenza può aprire a una serie di controversie infinite in tutti gli scali italiani e non vorrei che da porti che fanno traffico diventassero ‘approvvigionamento’ per avvocati particolarmente rapidi a istruire pratiche”.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i sindacati confederali dei lavoratori Filt, Fit e Uiltrasporti Genova e Liguria esprimono forte preoccupazione. “Sorgono interrogativi importanti sulle conseguenze per il gruppo che si riflettono sull’equilibrio occupazionale e quindi su tutti i lavoratori del Gruppo” spiegano Enrico Poggi, Mauro Scognamillo e Roberto Gulli, segretari generali rispettivamete di Filt Genova, Fit Liguria e Uiltrasporti Liguria. “Chiediamo con urgenza un confronto con la direzione del Gruppo Spinelli e con l’Autorità di Sistema Portuale per discutere gli impatti della sentenza. Esprimiamo anche un forte rammarico per non essere stati convocati oggi. Siamo venuti a conoscenza tramite gli organi di stampa che si è svolto un incontro presso l’Autorità di Sistema Portuale: ci sono di mezzo i lavoratori e le loro famiglie, quindi riteniamo che sia grave non aver coinvolto le rappresentanze dei lavoratori”.
I sindacati auspicano che “il futuro del porto e delle sue infrastrutture sia costruito non solo sul profitto, ma anche sulla salvaguardia dell’occupazione e della sicurezza dei lavoratori, valori che devono essere centrali in ogni iniziativa di sviluppo”.
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