Opportunità e criticità dell’Interporto Toscano al centro dell’ultima assemblea del Propeller di Livorno
Monica Bellandi e Raffaele Cioni, nell’illustrare le attività e opportunità offerte dall’interporto, hanno dovuto comunque ricordare gli ostacoli dati dai ritardi nell’esecuzione di infrastrutture ferroviarie e portuali
Il Propeller Club livornese, sotto la guida della riconfermata presidente Maria Gloria Giani Pollastrini e del suo consiglio direttivo, si è riunito per la consueta Assemblea annuale cogliendo, nella sessione pubblica, l’occasione per un primo incontro tra soci e ospiti. Aperto dal saluto del Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi l’incontro è stato poi incentrato sull’intervento dei vertici dell’Interporto Toscano Amerigo Vespucci, Monica Bellandi e Raffaello Cioni, rispettivamente neo presidente e amministratore delegato.
L’interporto, guidato dal nuovo consiglio di amministrazione insediatosi a inizio ottobre “ha già nei suoi piani di società pubblica il raggiungimento di fini di utilità comune, e questo sarà l’obiettivo che perseguiremo ancora maggiormente, per essere utili alla comunità portuale, alla cosiddetta area vasta e per contribuire ad attrarre investimenti che significano lavoro, qualità della vita e sviluppo” ha detto la presidente Bellandi. Poi ha aggiunto: “Obiettivo non ultimo – ma anzi prioritario – sarà quello di contribuire alla sostenibilità ambientale in collaborazione con gli altri enti e di tutta la comunità portuale”.
L’illustrazione dell’Interporto A. Vespucci, terzo in termini di grandezza in Italia e parte dei 20 porti basilari per la struttura delle reti interportuali oltre che, insieme al porto di Livorno, incluso nelle rete transeuropea di trasporto Ten-T, è stata effettuata dall’amministratore delegato Cioni.
“L’interporto è una realtà sinergica con il porto. Al suo interno, fre le oltre 60 società che lo abitano sono presenti i più grandi nomi della logistica e dei trasporti, ma non solo. Il suo ruolo nel tempo si è accresciuto. Fra i nostri obiettivi c’è la promozione della nostra realtà come piattaforma che offre collegamenti ferroviari e stradali, la creazione di nuove opportunità di insediamento, lo sviluppo del nostro servizio di area retroportuale e il diventare sempre più un produttore e consumatore di energie rinnovabili; in linea a questo presto sarà completato un impianto che permette di generare energia sostenibile” ha detto Raffaello Cioni.
Altra vocazione dell’Interporto Vespucci è la multimodalità, secondo quanto ricordato l’a.d., perché aggiunge alla tradizionale possibilità di trasferire i traffici dalla strada alla ferrovia anche la possibilità del trasferimento aereo, data la sua vicinanza con l’aeroporto di Pisa, e quella di distribuire anche nell’ultimo miglio, grazie alla presenza all’interno delle sue aree di aziende attive in questo tipo di spedizioni.
Cioni nell’illustrare le attività e opportunità offerte dall’interporto ha dovuto comunque ricordare anche gli ostacoli dati dai ritardi nell’esecuzione di infrastrutture ferroviarie e portuali. Per quanto riguarda la tratta Prato – Bologna, oggetto di lavori di risagomatura delle gallerie che dovranno essere portati a termini nel prossimo anno, una volta operativa consentirà il trasporto di tutti gli standard di rimorchi stradali su carri ferroviari; ciò incrementerà notevolmente la capacità di trasporto dell’interporto (a Livorno transitano circa 600.000 veicoli l’anno) a vantaggio della sostenibilità e sicurezza sulle strade. Riguardo invece al collegamento con il porto (il cosiddetto scavalco) i lavori dovrebbero concludersi nel prossimo anno; è stata ricordata anche la rilevanza del collegamento Collesalvetti – Vada, di grande importanza generale per lo sviluppo dei traffici anche in prospettiva della realizzazione della Darsena Europa e della scadenza del 2030 che chiede il raggiungimento del 30% di traffico su ferro.
La logistica nella fase attuale sta riprendendo forza e chiede spazi di grande dimensione; spazi che in questo momento l’Amerigo Vespucci non ha perché ormai saturo sotto questo profilo. Per non perdere occasioni di sviluppo, e avendo individuato a est del suo insediamento aree idonee a questo uso, Cioni ha informato che l’interporto ha proposto che queste aeree possano essere dedicate allo sviluppo logistico nell’interesse della comunità. Intanto a gennaio avverrà l’inaugurazione del Truck Village, una struttura di alto livello nata per supportare gli autisti e migliorare la loro qualità di vita nel momento della sosta. Il Truck Village sarà a supporto anche del porto, in caso di vento e chiusure.
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