I porti di Bari e Brindisi ci ripensano e ora riaprono all’arrivo di Msc Crociere in banchina
Decisivo un parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato, interpellata dall’ente, che di fatto ha rappresentato la possibilità di non respingere risolutivamente la richiesta del gruppo ginevrino
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale torna sui suoi passi e si dice ora pronta ad accogliere Msc come gestore della stazione marittima per le crociere, mentre appena un paio di mesi fa questa stessa richiesta era stata rigettata preannunciando un apposito bando di gara “allo scopo – aveva fatto sapere l’ente a fine agosto – di valorizzar ancor di più l’apporto finanziario, professionale ed esperienziale di tutti gli operatori privati di settore potenzialmente interessati”.
Ora però le cose sono cambiate ed è sempre la port authority pugliese a renderlo noto con una comunicazione intitolata: “Porto di Bari e porto di Brindisi: l’AdSP MAM continua il procedimento con Msc”.
La nota precisa che “è tornato a riunirsi il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) alla cui attenzione è stata portata, tra l’altro, l’istanza avanzata dalla compagnia crocieristica Msc per la gestione delle aree dedicate al traffico passeggeri nei porti di Bari e di Brindisi. Dopo una lunga e significativa discussione – spiega l’ente che governa le banchine locali – l’Organo collegiale dell’Ente portuale ha preso atto dell’intendimento dell’AdSP MAM di procedere con un’integrazione documentale che non alteri il percorso giuridico già seguito, proseguendo quindi nell’iter istruttorio dell’istanza”.
Il perchè dell’inversione di rotta è spiegato nelle righe seguenti: “Quanto sopra anche e soprattutto in coerenza rispetto al contenuto del parere espresso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, interpellata dall’Ente portuale, che di fatto ha rappresentato la possibilità di non respingere risolutivamente la richiesta della Msc, fornendo un preziosissimo e autorevole ausilio alla definizione della controversa vicenda.
Nelle prossime settimane, l’AdSP MAM riavvierà le interlocuzioni con Msc, individuando il percorso che dovrà condurre alla definizione del procedimento amministrativo avviato a suo tempo, utilmente arricchito dagli approfondimenti che sono stati nel frattempo condotti”.
Il commissario straordinario dell’ente, Contrammiraglio Vincenzo Leone, ha espresso ottimismo riguardo a una soluzione in termini positivi nell’interesse primario dei porti di Bari e di Brindisi.
A fine agosto aveva sollevato le critiche di Msc Crociere (con inevitabile conseguente spauracchio di ridurre i traffici di passeggeri nel porto) la scelta del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale pugliese di rigettare l’istanza presentata per varie ragioni: in primis, secondo il Comitato di Gestione, invece che una richiesta di concessione demaniale poteva essere preferibile un affidamento, con diritto di esclusiva negli ambiti demaniali assentiti, dei servizi di supporto al traffico crocieristico e ai crocieristi imbarcati/sbarcati/ in transito nei porti di Bari e Brindisi, configurandosi pertanto come “concessione di servizi”, disciplinata dal codice dei contratti pubblici.
Un’altra criticità incontrata dall’Organo di governo del Sistema portuale era costituita dal fatto che fosse ritenuta di rilevante importanza, prima del rilascio della concessione, l’attuazione preventiva di alcune misure organizzative e strutturali per definire nettamente gli ambiti, soprattutto nel porto di Bari, tra le infrastrutture al servizio ai crocieristi da quelle al servizio dei viaggiatori sui traghetti, stante l’attuale “promiscuità” delle stesse. Per il porto di Brindisi poi “alcuni interventi infrastrutturali genericamente ipotizzati da Msc – peraltro non proposti con ipotesi progettuali chiare – risultano momentaneamente preclusi, in quanto subordinati all’avvio della realizzazione di alcune opere pubbliche non ancora appaltate ma soltanto programmate (es. pontili di sant’Apollinare)” precisava sempre l’Adsp a fine agosto.
In ultima analisi, la temporanea “sospensione” della procedura amministrativa posta in essere, “mentre per un verso non appare rilevare su eventuali e futuribili ipotesi di investimento infrastrutturale e/o organizzativo dei privati interessati, non può che essere considerata di assoluta necessità, perché consentirà non solo il superamento delle criticità evidenziate ma renderà più efficaci e performanti, le rimodulate procedure ad evidenza pubblica che si ha intenzione di riattivare per i primi mesi del prossimo anno. Tutto ciò allo scopo di valorizzar ancor di più l’apporto finanziario, professionale ed esperienziale di tutti gli operatori privati di settore potenzialmente interessati”.
Dopo il parere ottenuto dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, tutte queste criticità sono ora diventata superabili e l’Adsp pugliese potrà procedere nell’iter di accoglimento della richiesta di concessione presentata dal gruppo armatoriale svizzero in porto.
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