Primo inciampo per la gara del nuovo terminal Ravano di La Spezia Container Terminal
Accettata la richiesta della cordata composta da Trevi e Fincantieri, inizialmente esclusa, di essere accolta con riserva
Saranno tre le offerte che La Spezia Container Terminal dovrà valutare per aggiudicare l’appalto da 90 milioni di euro (oltre a 46 di eventuali opere complementari) bandito a giugno per la realizzazione del nuovo terminal Ravano.
A stabilirlo non è stato l’appaltatore, ma un decreto del Tar della Liguria che ha accolto l’istanza cautelare di una associazione temporanea d’imprese inizialmente esclusa, guidata da Trevi Spa e composta anche da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime Spa, C.G.X. Costruzioni Generali Xodo Srl, Vippell Srl, Zeta Srl. La cordata ha fatto presente che “La procedura di gara è in pieno svolgimento, talché è bene che nelle more della camera di consiglio non avvenga che la procedura abbia a concludersi senza che sia stata esaminata l’offerta dell’Ati Trevi, il che potrebbe provocare effetti invalidanti dell’intera procedura con danno per la stessa stazione appaltante e per l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera”.
Tesi accolta dal giudice monocratico, che, in attesa della trattazione colleggiale, ha disposto l’ammissione con riserva dell’Ati, ritenuto che l’ammissione con riserva sia interesse dell’appaltatore stesso, “sia con riferimento al principio di massima partecipazione alle gare (in quella in questione sono state presentate solo tre offerte), sia onde evitare che, qualora l’esclusione venga giudicata illegittima, la procedura ne risulti a posteriori invalidata”.
Da capire a questo punto se la procedura proseguirà o se si attenderà la camera collegiale dell’8 novembre, tenuto anche presente che sul fronte dell’opera propedeutica alla realizzazione del terminal – il dragaggio del fondale a quota -15 metri del III bacino di La Spezia, in capo alla locale Autorità di sistema portuale, necessario per fornire i materiali necessari al riempimento della Marina del Canaletto – non sono noti progressi rispetto alla fase di sviluppo progettuale in essere.
A.M.
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