Vemar si aggiudica il trasporto di acqua potabile verso le Tremiti
Unica partecipante alla procedura, la joint venture tra Marnavi e Vetor ha ottenuto l’appalto offrendo uno sconto dello 0,01% sull’importo a base di gara
Resta affidato a Vemar il servizio di trasporto di acqua potabile via navi cisterna verso le isole Tremiti. La joint venture tra Marnavi e Vetor si è infatti aggiudicata la gara indetta lo scorso luglio dalla Regione Puglia con lo scopo di appaltare il servizio per 24 mesi, con possibile proroga di ulteriori 12.
La compagnia, unica partecipante alla procedura, ha ottenuto il relativo contratto, – si apprende da un provvedimento pubblicato nei giorni scorsi dall’ente – a fronte di una offerta che ha previsto un ribasso dello 0,01% sull’importo a base di gara, fissato a 2.808.000 euro Iva esclusa (di cui 982.800 quali costi stimati della manodopera e 28.080 euro per la sicurezza, entrambi non soggetti a ribasso), ovvero per un corrispettivo 2.805.600 euro, pari a 11,6 euro al metro cubo.
Come stabilito nel capitolato d’appalto, per il servizio di approvvigionamento idrico alle Tremiti tramite navi cisterna è stimato il trasporto annuo di 120.000 metri cubi di acqua potabile, quantitativo che “verrà ripartito mensilmente sulla base delle esigenze rappresentate da Acquedotto Pugliese Spa o dal Comune di Isole Tremiti (FG), per il tramite di Acquedotto Pugliese Spa, tenendo conto altresì dei periodi di maggior afflusso turistico”. Il documento chiarisce inoltre che il corrispettivo dovuto all’appaltatore sarà calcolato sul totale dei metri cubi di acqua prelevata dai serbatoi di Acquedotto Pugliese Spa presenti nel porto di Manfredonia ed effettivamente consegnata alle Tremiti, con un margine di tolleranza rispetto a un eventuale divario tra le due quantità del 5%.
Come per altre piccole realtà insulari toccate dal problema della periodica carenza di acqua potabile, anche alle Tremiti da anni è all’ordine del giorno il tema della realizzazione di un dissalatore in grado di ridurre la dipendenza delle isole dagli approvvigionamenti via navi cisterna. Secondo quanto riportato nei mesi scorsi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il comune delle isole lo scorso luglio ha affidato a uno studio di ingegneria di Bari, tramite un provvedimento dirigenziale, un incarico per un progetto di fattibilità tecnico-economica di un impianto finalizzato alla produzione di acqua potabile, mettendo a disposizione un finanziamento di 3, 414 milioni nell’ambito del Pnrr.
F.M.
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