Il mercato italiano dei droni marini varrà 203 milioni di euro nel 2030
Il trend di crescita, secondo uno studio di PwC Strategy& Italy, corrisponde all’incremento previsto del mercato mondiale dei veicoli e dei robot acquatici
Continua a crescere in Italia il mercato dei droni marini e subacquei e supera le stime previste. Già nel 2023 il valore del comparto ha raggiunto i 76,2 milioni di euro rispetto ai 63,4 milioni stimati nel 2022 e toccherà i 203,9 milioni nel 2030, superando la stima di 189,1 milioni dello scorso anno.
In particolare – informano gli organizzatori di Sea Drone Tech Summit 2024, quarta edizione dell’evento sui droni marini che si è svolto a Ostia (Roma) nei giorni scorsi – sempre entro il 2030, il mercato dei robot sottomarini (Uuv, Unmanned Underwater Vehicles) arriverà ai 138,1 milioni, mentre i natanti di superficie senza equipaggio (Usv, Unmanned Surface Vessel) toccheranno i 65,8 milioni. Il trend corrisponde all’incremento del mercato mondiale dei veicoli e dei robot acquatici (Uss, Unmanned Sea System), che è previsto crescere dai 7,9 miliardi di euro nel 2024 ai 18,6 miliardi entro il 2030. Questi dati emergono dalla seconda edizione della ricerca sul mercato dei droni marini a livello internazionale “Above and belowe water drones market” realizzata dalla società di consulenza strategica PwC Strategy& Italy che è stata presentata in anteprima durante l’evento romano al quale ha presenziato anche il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci.
La ricerca di PwC Strategy& Italy sottolinea inoltre che la crescita del mercato dei droni marini in Italia entro il 2030 è spinta da alcuni fattori: l’istituzione del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (Pns) della Marina Militare a La Spezia e la presentazione di quattro bandi di ricerca da parte del Pns per sviluppare nuove tecnologie sottomarine nazionali tramite la creazione di un ecosistema di player industriali e pubblici; i progetti emergenti di aziende e spin-off universitari che guidano l’innovazione; circa 500 milioni di euro previsti in dieci anni da fondi pubblici dedicati allo sviluppo del settore da parte di vari ministeri: Imprese e Made in Italy, Università e Ricerca, Protezione Civile e Politiche del Mare, Economia e Finanze; un mercato dinamico con grandi aziende accanto a Pmi e con un forte afflusso di start-up che beneficiano dei fondi del Pnrr. Riguardo allo sviluppo del mercato, il report sottolinea che i droni marini per impieghi commerciali in Italia avevano nel 2023 un valore di 55,5 milioni di euro, che si stima raggiungeranno i 145,1 milioni entro il 2030, mentre le applicazioni per il settore della difesa arrivavano l’anno scorso a 20,7 milioni, ma si stima che raggiungeranno i 58,9 milioni sempre entro il 2030.
Il congresso ha avuto una sessione plenaria e tre sessioni tecniche dedicate rispettivamente ai robot subacquei, ai droni navali di superficie e ai droni aerei per applicazioni marine ed ha visto la presenza della Marina Militare che ha illustrato le attività del Pns e svelato il progetto della futura nave porta-droni “Sciamano”. Molte le novità presentate: i robot subacquei per l’esplorazione scientifica dei fondali, le ispezioni degli scafi delle navi, il controllo di impianti eolici off-shore e di piattaforme petrolifere, la sorveglianza di tubazioni e cavi sottomarini e anche la mappatura dei parchi archeologici subacquei. Erano in esposizione anche piccole imbarcazioni senza equipaggio, utilizzabili per il monitoraggio della qualità delle acque, la sorveglianza delle coste e i rilievi idrografici e inoltre i droni aerei impiegabili per attività di intelligence, per la ricerca di sversamenti di inquinanti e anche per il soccorso in mare.
Il “Sea Drone Tech Summit 2024”, patrocinato dalla Marina Militare e dal Municipio Roma X, ha avuto come espositori la Marina Militare, Università Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica), Università di Firenze (Dipartimento di Ingegneria Industriale), Università di Verona (Dipartimento di Informatica), Istituto di Ingegneria del Mare (Cnr-Inm), Proambiente, Auryn Aero, Cabi Broker, Codevintec, Eurosportos, IntelliMove, Laser Navigation, Novacavi e Setel. Hanno potuto partecipare come uditori, esperti, professionisti e operatori interessati al settore dei droni e dei robot per impiego marino e subacqueo.
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