Al via le domande per i contributi del Sea Modal Shift
L’annualità 2025 prevede l’assegnazione di incentivi per 20,129 milioni di euro
Con la pubblicazione del relativo decreto attuativo, ha preso il via la seconda annualità del Sea Modal Shift, l’incentivo a favore dello shift modale gomma-mare destinato in particolare alle imprese di autotrasporto che imbarchino su navi ro-ro e ro-pax veicoli o casse-mobili, accompagnati o meno.
Come noto il contributo, che per il 2025 ha una dotazione di 20,129 milioni di euro, non riguarda solo gli scambi tra porti italiani ma anche da questi verso scali di paesi Ue o membri dello Spazio Economico Europeo.
Nel dettaglio il documento ha ora stabilito che i contributi per il 2025 – ovvero per il periodo di rendicontazione compreso tra il 6 dicembre 2024 e il 5 dicembre 2025 – potranno essere richiesti presentando le relative domande dal 6 novembre al prossimo 5 dicembre 2024.
Il procedimento di ammissione, chiarisce ancora il testo, sarà articolato in due fasi. La prima ha lo scopo di permettere al gestore della misura – ovvero Ram, che svolge questo compito per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – di stimare l’importo. Quella successiva consisterà nella rendicontazione degli stessi imbarchi, nel corso della quale i soggetti beneficiari dovranno fornire una “analitica rendicontazione” dei viaggi effettuati.
Tra i documenti da presentare nella domanda, le aziende richiedenti dovranno quindi inserire anche un piano previsionale degli imbarchi per l’annualità di incentivazione (ovvero appunto il periodo tra il 6 dicembre 2024 e il 5 dicembre 2025). La compilazione, prosegue il decreto, andrà effettuata “per tipologia di veicolo” e “per singola rotta”. Il testo apre però anche alla possibilità di aggiungere rotte ulteriori a quelle già individuate : per queste, chiarisce, “se ammissibili, il corrispettivo tratto chilometrico stradale evitato sarà individuato con apposito decreto della Direzione generale”.
L’importo totale determinato tramite la compilazione del piano previsionale degli imbarchi fungerà quindi da stima della quota di contributo richiesto, ma il diritto a riceverlo, maturato a conclusione della fase di rendicontazione, dovrà poi “essere comprovato a consuntivo del periodo di dodici mesi di riferimento” attraverso “la presentazione dell’istanza di rendicontazione”.
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