Boom di crocieristi ma continua il calo delle merci nei porti laziali (-7,4%)
Civitavecchia affossa le buone performance di Fiumicino e Gaeta, ma si consola coi vacanzieri delle navi bianche che potrebbero a fine anno raggiungere il record di 3,5 milioni
I risultati di Fiumicino e Gaeta non bastano a compensare la crisi di Civitavecchia: dopo i primi nove mesi dell’anno in corso i porti del sistema del Mar Tirreno Centro Settentrionale registrano un calo del 7,4%, superando di poco i 10 milioni di tonnellate di merce complessivamente movimentati.
“Diminuzione legata al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia (-19,1%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, prossima ormai alla dismissione in vista del previsto phase out entro il 2025 e dove, negli ultimi nove mesi, si sono sbarcate soltanto poco più di 70 mila tonnellate. Da segnalare, invece, l’incremento percentuale rispetto al 2023 delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia: cresce, infatti, del 61,6% la categoria dei “prodotti metallurgici, minerali di ferro…”, per un totale di 442.504 tonnellate movimentate (+168.679), mentre è pari al 352% l’incremento della categoria “minerali grezzi, cementi e calci” che movimenta 128.486 tonnellate totali (+100.005 rispetto ai primi nove mesi del 2023). In crescita anche le rinfuse liquide (+16,9%; +132.356), per un totale di 913.693 tonnellate e i contenitori Teu (+2,4%)”, che però in termini di tonnellate ne perdono circa 16mila (-2,3%).
Segnali positivi dagli altri due porti del network laziale: il porto di Fiumicino registra, infatti, un costante aumento (+6,6%) del traffico complessivo, costituito essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, che superano i 2,5 milioni di tonnellate totali (2.565.373).
Nel porto di Gaeta da evidenziare l’incremento del 32,7% delle merci solide che contribuiscono così a raggiungere il +9% del traffico complessivo del porto gaetano che, in totale, ha movimentato 1.415.846 tonnellate.
Opposta, tornando a Civitavecchia, la tendenza del traffico crocieristico: “Nei primi nove mesi dell’anno, il porto di Civitavecchia ha, infatti, raggiunto i 2.782.239 di crocieristi (+8% rispetto allo stesso periodo del 2023), cifra che continua ad avvicinarsi alla soglia del nuovo record storico dei 3,5 milioni, che potrebbe essere raggiunto per la fine del 2024. Ancora significativo il trend di crescita dei crocieristi imbarcati e sbarcati nel principale scalo regionale (+10,2%) che continua a caratterizzarsi sempre più come home port. Sostanziale anche l’aumento del numero degli accosti delle città galleggianti che, con un totale di 655, crescono di 41 unità (+6,7%) rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente”.
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