Parte la gara per il rimorchio a Ravenna: oltre 432 milioni di euro per 15 anni di concessione
Il bando distingue tra il servizio in ambito portuale e quello a favore della Fsru, in arrivo nello scalo a gennaio 2025
Ha preso il via oggi la gara per affidare la concessione relativa allo svolgimento del servizio di rimorchio portuale a Ravenna, una attività – attualmente svolta da Sers, sulla base di una concessione scaduta e prorogata fino all’espletamento della procedura – destinata a mutare significativamente con l’entrata in servizio al largo dello scalo del nuovo rigassificatore di Snam e poi con la realizzazione della nuova diga frangiflutti a protezione sua e delle navi metaniere che lo riforniranno.
Il primo punto di rilievo è il valore complessivo dell’appalto, pari a 432.213.285 euro, per una concessione della consueta durata di 15 anni. Il secondo ha naturalmente a che fare con la Frsu, che secondo quanto riportato nella documentazione di gara arriverà a Ravenna “entro la fine di gennaio 2025”, per poi iniziare a ricevere navi “da aprile 2025”. Questa imponente novità ha portato la Capitaneria di Porto alla decisione di articolare il servizio – da svolgersi necessariamente con mezzi azimutali – in due distinte attività, ovvero quella portuale e quella a favore della Fsru, con tariffe, assetti e contabilità ad hoc, e a dettagliare meglio come dovrà articolarsi la seconda prima e dopo la costruzione del muro paraonde.
Complessivamente, è richiesto dal bando l’impiego di 11 mezzi, di quali nove di prima linea e due di seconda. Più nel dettaglio, tra i mezzi di prima linea ve ne dovranno essere 4 dotati di tiro a punto fisso di almeno 80 tonnellate, i quali saranno dedicati esclusivamente all’assistenza o manovra, per il servizio a favore della Fsru. Degli altri 5, due dovranno avere bullard pull di almeno 70 tonnellate, due di almeno 50 tonnellate uno di almeno 30. Quanto alle unità di seconda linea, una dovrà avere tiro di almeno 70 tonnellate e l’altra di almeno 50.
Relativamente alle due fasi previste – pre e post costruzione diga – il documento spiega che la necessità iniziale per la Fsru sarà di quattro mezzi, per attività di assistenza e manovra a favore suo e delle navi di approvvigionamento. Dopo la costruzione e il collaudo del breakwater, sarà necessaria la presenza continuativa di due rimorchiatori per assistenza h24 alla Fsru, con obbligo comunque di utilizzo di 4 mezzi per le manovre di ingresso e uscita delle unità metaniere.
Il capitolato della gara stima come poi come necessario l’impiego di almeno 24 equipaggi, di cui 8 da almeno tre persone da dedicare ai servizi interni al porto e altri 16, in servizio 24 su ore su 24, dedicati sia alle attività portuali sia a quelle relative alla Fsru. Da rilevare su questo punto che il capitolato include una clausola sociale, in base alla quale l’aggiudicatario dell’appalto si impegna “ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante” alle dipendenze di quello uscente.
Tornando ai termini del servizio, il documento chiarisce che due mezzi dovranno essere in servizio in ambito portuale 24 ore su 24, altri quattro saranno in servizio con la stessa disponibilità per le attività a favore della Fsru e delle metaniere. Ulteriori tre rimorchiatori saranno di turno nell’arco della giornata per un totale di 36 ore di operatività.
Dalla documentazione emerge inoltre un altro punto di interesse, quello relativo ai costi del servizio annui. Questi sono stimati in circa 15,802 milioni per l’erogazione del servizio in ambito portuale e di 9,473 milioni per quello svolto a favore della Fsru, per un costo complessivo annuo di circa 25,275 milioni.
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