Appello per i marittimi della Galaxy Leader ancora in ostaggio dopo un anno
L’Ics chiede la liberazione incondizionata dell’equipaggio della car carrier assaltata dagli Houthi e trasferita in Yemen
A un anno dall’assalto alla car carrier Galaxy Leader da parte delle milizie Houthi, i marittimi a bordo della nave continuano a restare con essa sotto sequestro nel porto yemenita di Hodeidah.
“Sembra incredibile che sia passato un anno e l’equipaggio della Galaxy Leader sia ancora tenuto in ostaggio. Marittimi innocenti e famiglie le cui vite sono state cambiate in modo irrevocabile da forze geopolitiche completamente fuori dal loro controllo. I marittimi, alcuni dei quali sono in mare da quasi due anni, sono stati trattenuti contro la loro volontà, con contatti limitati solo con le loro famiglie, amici e persone care. Ciò è inaccettabile e non deve essere permesso che duri. Pensiamo ai marittimi e a tutti coloro che sono stati colpiti in questo momento e continuiamo a chiedere all’umanità di prevalere e al loro rilascio immediato” ha affermato il Segretario generale della Camera di commercio internazionale Guy Platten in occasione dell’anniversario, senza però muovere alcun appello per la fine del genocidio israeliano a Gaza, che nello stesso arco di tempo è costato la vita ad almeno 50mila persone, come i marittimi del tutto estranee alle vicende geopolitiche che hanno provocato l’azione degli Houthi.
Dopo il dirottamento del Galaxy Leader, le forze Houthi hanno attaccato più di 100 imbarcazioni con droni e missili, affondandone due, danneggiandone innumerevoli altre e uccidendo quattro marinai. L’ultimo attacco del gruppo ribelle è avvenuto domenica sera, quando un’imbarcazione in transito al largo di Mocha ha segnalato un missile caduto nelle sue vicinanze, secondo le Uk Maritime Trade Operations (Ukmto) della Royal Navy. Non sono stati segnalati danni o feriti e l’imbarcazione ha continuato il suo viaggio commerciale.
L’equipaggio della car carrier è composto da diciassette filippini, tre ucraini, due bulgari, due messicani e un rumeno. Per la liberazione dei due bulgari s’è recata in Yemen nelle scorse settimane l’europarlamentare Elena Yoncheva (dal cui profilo Facebook è tratta la foto che la ritrae coi marittimi), senza però riuscire nell’intento.
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