Inconferibilità nei Comitati di gestione, le precisazioni di Anac
L’Autorità anticorruzione dettaglia i limiti per le nomine in seno agli organi deliberanti delle Autorità di sistema portuale
Dopo quello che appariva, per così dire, il “dispositivo” del proprio parere sulle cause di inconferibilità delle nomine nei Comitati di gestione delle Autorità di sistema portuali a soggetti che siano stati ai vertici di società attive “nell’ambito” delle medesime Adsp, l’Autorità nazionale anti corruzione (Anac) ha proceduto alcuni giorni fa alla pubblicazione della sua completa disamina del problema (leggi il documento).
“La nomina di componente del Comitato di Gestione da parte di una Autorità di Sistema Portuale a colui che, negli ultimi due anni, abbia rivestito la carica di Presidente (con deleghe gestionali) o Amministratore di una impresa, che opera nell’ambito della medesima Autorità di Sistema Portuale ed effettua operazioni e servizi portuali integra l’ipotesi di inconferibilità, ai sensi del decreto legislativo 39/2013” spiega l’Autorità Anticorruzione introducendo il parere a firma del presidente Giuseppe Busia.
Un intervento intrapreso da Anac in risposta a “un grande Comune capoluogo del Centro Italia di parere in merito ad una possibile nomina di questo tipo”. L’Autorità, inoltre, ha messo in guardia anche da possibili conflitti d’interesse, nel caso in cui la nomina sia in linea con il d.lgs. n. 39/2013, ossia nell’ipotesi che la carica di Presidente sia stata svolta senza l’attribuzione di deleghe gestionali.
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