Lavori conclusi e visita europea per il dragaggio del porto di Ravenna
Completata la Fase I dell’escavo da 230 milioni di euro che ha portato a 12,5 metri i fondali dello scalo romagnolo
Nel dare notizia della visita da parte del Rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina, l’Autorità di sistema portuale di Ravenna ha ricordato come “i lavori del progetto Hub sono oramai tutti conclusi e questo sopralluogo ai cantieri del progetto (progetto al quale l’Unione Europea ha destinato un contributo di oltre 30 milioni di euro), decreta la conclusione di uno degli interventi strategici più importanti che il porto di Ravenna abbia mai conosciuto”.
L’ente ha sottolineato che “con il contributo ricevuto dall’Europa (e con altri circa 200 milioni di euro a carico dello Stato italiano: il costo dei lavori è passato in corso d’opera dai 197,8 milioni dell’aggiudicazione a circa 230,3, ndr) sono stati approfonditi i fondali del porto a -12,50 mt., sono state rifatte banchine esistenti ed è stata realizzata una nuova banchina di un chilometro. Il progetto ha poi consentito di rendere disponibili 200 ettari di nuove aree logistiche, di potenziare i collegamenti stradali e ferroviari e, attraverso un forte impulso alla digitalizzazione, rendere più efficienti le procedure legate alle attività di carico e scarico delle merci. Inoltre entro il 2026 i fondali raggiungeranno l’ulteriore profondità di -14,50. e dunque il porto disporrà finalmente di fondali adeguati per accogliere navi di maggiori dimensioni e quindi maggiori volumi di merci che dal porto potranno uscire in modo ancora più rapido e sicuro” ha continuato l’ente, senza soffermarsi sul fatto che, malgrado i fondali approfonditi, i volumi siano in contrazione rispetto a quelli del 2023.
“Il completamento del progetto Ravenna Port Hub:infrastructural work segna un passo importante per la realizzazione della rete europea dei trasporti, e in particolare del Corridoio Mar Baltico-Adriatico, recentemente esteso fino a Bari, e del Corridoio Mediterranean Core Network. Questo progetto consente di sbloccare e potenziare la capacità del porto di Ravenna” ha detto Espina.
“Grazie al successo di questo progetto di potenziamento infrastrutturale del porto possiamo oggi dire che esiste un modello Ravenna. Un modello basato su valori e competenze, su una visione condivisa del futuro, su una convergenza di intenti tra pubblico e privato che ha consentito di fare le cose nei tempi e nei modi previsti” ha affermato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi.
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