Adsp Venezia e Vtp definiscono la tregua con una nuova concessione fino al 2036
Confermati estensione temporale e geografica (Chioggia e Canale Nord) della concessione e investimenti del terminalista (19,2 milioni), mentre sarebbero saltate le clausole risolutive degli accordi di giugno
Dopo l’annuncio unilaterale, a giungo, da parte dell’Autorità di sistema portuale di Venezia, e la bocciatura, due mesi dopo, da parte del principale azionista di Venezia Terminal Passeggeri, oggi concedente e concessionario del terminal crocieristico veneziano hanno congiuntamente reso nota la sottoscrizione “dell’atto suppletivo per il riequilibrio della concessione e il rilancio della crocieristica veneziana”.
Secondo la nota diramata dalle parti, sono stati confermati l’estensione temporale al 2036 del titolo e quella geografica, che amplia gli ambiti in gestione al terminal crociere di Chioggia e alla stazione marittima che il commissario per le crociere veneziane, il presidente dell’Adsp Fulvio Lino Di Blasio, realizzerà presso il Canale Nord di Marghera, onde consentire l’approdo delle navi maggiori, così come gli investimenti in capo al concessionario. Nella nota, tuttavia, non si fa più menzione alle clausole risolutive che erano state criticate da Vtp.
“Una riparametrazione della scadenza temporale dell’attuale concessione – con l’estensione di ulteriori dieci anni – e la ridefinizione degli ambiti oggetto della stessa per i terminal Venezia Marittima, Isola Saloni di Chioggia e Canale Nord di Marghera e degli interventi da realizzare. È quanto previsto dall’atto di concessione demaniale suppletivo firmato, questa mattina, da Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Commissario Straordinario per le crociere a Venezia, e Fabrizio Spagna, presidente e ad di Venezia Terminal Passeggeri S.p.A.” ha spiegato la nota.
Secondo Adsp e Vtp “l’atto prevede, ai sensi dell’art. 1, comma 5 del D.L. 103/2021, la riparametrazione temporale della concessione vigente dal termine di attuale scadenza, fissato al 31.05.2026, sino al 31.05.2036, sulla base del Piano delle attività di Vtp. Tale estensione tiene conto sia del tempo necessario al recupero della piena funzionalità della concessione (che ha risentito dell’entrata in vigore del D.L. n. 103/2021), sia del tempo strettamente necessario all’ammortamento degli investimenti necessari all’attrezzaggio dei terminal e l’utilizzo dei nuovi ormeggi che Vtp Spa si è impegnata a realizzare con un investimento di 19,2 milioni di euro. Il tutto, ovviamente, in parallelo con le opere commissariali legate al miglioramento dell’accessibilità nautica (manutenzione dei canali e smussi) e alla costruzione della stazione marittima a Canale Nord. Insieme a una ridefinizione dei tempi e degli ambiti della concessione, il documento stabilisce un sistema di monitoraggio e revisione volto a verificare e mantenere l’equilibrio economico e finanziario della concessione e il rispetto delle condizioni assunte ai fini del mantenimento dell’estensione decennale”.
“Questo atto – ha commentato Di Blasio – è il risultato di un lungo e fruttuoso lavoro tecnico di confronto con Vtp, condotto in ottemperanza del D.L. n. 103/2021. Non era facile, ma abbiamo raccolto la sfida facendo squadra: come struttura commissariale e come Autorità di sistema – insieme al Vice Ministro Rixi, alla Direzione porti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Comitato di gestione, alla Capitaneria di porto e con il supporto fondamentale dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato – abbiamo individuato la migliore soluzione per garantire continuità allo sviluppo del traffico passeggeri degli scali veneti e dei servizi collegati, fornendo così maggiori certezze per il mercato e conferme per tutti i lavoratori del comparto”.
Fabrizio Spagna, presidente e ad di Venezia Terminal Passeggeri S.p.A., ha aggiunto: “Oggi si conclude un grande lavoro di concertazione e di confronto che ha permesso di dare piena forma al nuovo modello di offerta crocieristica in laguna, fondato sul programma di approdi diffusi nato a seguito del decreto 103 del 2021. Vogliamo dar vita ad una ‘nuova normalità’, che punta fortemente su un segmento di clientela medio-alta, con l’obiettivo di creare a Venezia un polo per le crociere di lusso fondato sulla qualità dei servizi e sul rispetto per il contesto in cui opera. Grazie all’atto suppletivo firmato oggi, saremo dunque in grado di portare avanti con chiarezza un programma di investimenti ambizioso, che prevede l’impiego di 19,2 milioni di euro per dotare i porti di Venezia e Chioggia di infrastrutture e tecnologie all’avanguardia che consentiranno una fluida gestione dei flussi”.
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