Alis torna a chiedere al Governo 200 milioni l’anno di incentivi all’intermodalità
Presente ai lavori Rixi, che ha evidenziato come prioritaria per il governo la revisione dell’Ets
Dall’assemblea generale di Alis, che si è svolta ieri, il neo-confermato presidente dell’associazione Guido Grimaldi è tornato a chiedere maggiori incentivi per l’intermodalità, anche con lo scopo di “limare il peso della tassazione della Ue”.
Nel suo discorso introduttivo, pronunciato di fronte a rappresentanti di istituzione, Grimaldi ha però prima di tutto ringraziato il governo “per l’attenzione che sta dimostrando nei confronti del trasporto e della logistica”, testimoniata anche dalla presenza (in videomessaggio) alla kermesse della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La quale, nel suo discorso, ha a sua volta ringraziato i soci di Alis per “il lavoro che svolgono ogni giorno per far crescere la Nazione” e la scelta di “investire sulla sostenibilità”, rimarcando l’impegno dell’esecutivo su temi come il principio della neutralità tecnologica nell’automotive e il blocco dei valichi alpini, ricordando come l’ambito dei trasporti rientri tra le deleghe del neonominato vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, in qualità di suoervisore.
Rimarcato l’apprezzamento per l’attenzione mostrata verso il comparto, Grimaldi ha però appunto anche sottolineato “la necessità di aumentare le dotazioni finanziarie degli incentivi pubblici per la modernizzazione dei mezzi e per l’intermodalità marittima e ferroviaria, come il Sea Modal Shift ed il Ferrobonus”, tornando a chiedere come già fatto in passato (quando la prima misura esisteva ancora nelle vesti di Marebonus) che a entrambe sia data una dotazione annua di 100 milioni di euro.
In materia di intermodalità Grimaldi ha anche evidenziato come negli ultimi dieci anni il traffico ro-ro abbia conosciuto una notevole crescita nei porti italiani, registrando un incremento del 56%, come l’intermodalità in Europa abbia vissuto una crescita del 4,5% nel 2023 e che esempi “attuali e concreti promossi dai nostri Soci” di iniziative in questo ambito sono ad esempio “i nuovi collegamenti ferroviari verso la Germania e la nuova linea marittima tra Italia e Turchia”, avviata dallo stesso gruppo Grimaldi. Guardando in particolare ai dati dei soci di Alis, il suo presidente ha evidenziato come – sulla base di una analisi condotta dalla associazione con Srm – questi nel 2024 abbiano tolto dalla strada 6 milioni di camion, spostando verso l’intermodalità 143 milioni di tonnellate di merci e quindi evitando 5,4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
Nel suo discorso Grimaldi ha poi toccato il tema delle normative europee “come l’Ets ed il Fuel Eu che vanno a ledere la competitività dell’Italia e dell’Europa sui mercati esteri”, evidenziando come il comparto stia “subendo scelte europee dannose per imprese, industrie e cittadini sobbarcandoci il costo generato” da esse.
Anche su questo tema Alis ha comunque trovato disponibilità da parte del governo già nel corso della sua assemblea generale, nella persona del viceministro ai trasporti Edoardo Rixi. A margine dell’evento, Rixi ha infatti evidenziato come “per attenuare le criticità immediate, abbiamo ottenuto che una parte dei proventi generati dall’Ets venga reinvestita nel settore marittimo, incentivando lo shift modale verso tipi di trasporto più sostenibili”. Risposte che però lo stesso viceministro ha descritto come “parziali se non si interviene alla radice del problema”, indicando nello specifico come prioritaria la revisione dell’Ets in direzione della sua rimozione o “sostituzione con un sistema che garantisca condizioni eque e condivise a livello globale.
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