Bucci (Regione Liguria) sogna un’unica port authority e si prepara a riesumare Ligurian Ports
Il neogovernatore intende alzare la voce con il Governo per primeggiare nella blue economy a livello Mediterraneo
Genova – “Alzare la voce nei confronti del Governo, fare della Liguria la regione leader nel Mediterraneo nella blue economy e la porta d’ingresso per le merci provenienti da sud e dirette verso l’Europa, non solo da Suez ma anche e soprattutto dall’Africa”. Questo l’obiettivo nel mondo dell’economia marittimo-portuale a cui mira il neopresidente della Regione Liguria (ed ex sindaco di Genova), Marco Bucci, illustrato durante l’ultima conviviale prenatalizia organizzata dal Propeller Club di Genova presieduto da Giorgia Boi e durante la quale è stato consegnato a Carlo Allodi (Cambiaso Risso Marine) la targa ‘Mariano Maresca’ in riconoscimento del suo eccezionale contributo al settore dello shipping.
Cinque i pilastri del programma di governo regionale nel settore della blue economy ma due sono stati i passaggi meritevoli di particolare attenzione. Parlando di quanto intende fare per il “marketing territoriale”, Bucci vuole che i porti e le singole Autorità di sistema portuale non si propongano sul mercato in ordine sparso e autonomamente ma in maniera coordinata. “Penso a un approccio commerciale verso il mercato come Liguria Ports e quindi posizionarsi non come singoli porti ma come sistema regionale” ha spiegato, riesumando di fatto lo strumento di marketing che già esisteva fino a pochi anni fa come Ligurian Ports e partecipato dalle port authority di Genova, Savona e La Spezia. “Se dopo il successo di marketing territoriale riusciremo ad avere anche la riorganizzazione amministrativa ben venga” ha proseguito il presidente della Regione Liguria, lasciando intendere chiaramente che auspicherebbe una razionalizzazione della governance degli scali attraverso una port authority unica regionale.
Tornando ai cinque punti del programma per lo shipping, il neogovernatore al primo posto ha messo l’obiettivo di “portare all’attenzione del Governo la blue economy”, mentre in seconda posizione ci sono le nuove infrastrutture. “Non solo la nuova diga di Genova e il superbacino di carenaggio per Fincantieri”, ha affermato Bucci, salvo poi correggersi aggiungendo che la nuova vasca “sarà dello Stato italiano e poi lo daremo in concessione a chi di dovere”. Oltre a ciò a Genova “nei mesi prossimi verrà inaugurata la nuova sopraelevata portuale e questo consentirà di separare il traffico veicolare urbano da quello commerciale”. In totale i cantieri attivi valgono 18 miliardi di euro, incluso il Terzo Valico ferroviario dei Giovi.
Il terzo punto riguarda “un discorso culturale, perché porto e città non devono essere e vivere più staccati fra loro”, mentre il quarto è dedicato alle persone e “ai nuovi lavori e professioni da sviluppare”. Serve, secondo il presidente della Regione Liguria, “un percorso di costruzione dove merito e formazione hanno importanza. Ci sono 5mila posti di lavoro disponibili per cui non si trovano i lavoratori”.
Un ultimo capitolo del programma di Bucci riguarda la volontà di “associare i cantieri navali all’alta tecnologia, in Liguria abbiamo una filiera a disposizione dei costruttori di navi e di yacht”.
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