A Genova rimandato l’aggiornamento delle tariffe Culmv al Ccnl
Raggiunto l’accordo sul quantum, restano in sospeso formazione e copertura Inail
Come in tutti i porti caratterizzati dalla presenza di un fornitore di manodopera temporanea numericamente importante, ad esempio Trieste dove si è già arrivati alla quadra, anche a Genova si sta lavorando da settimane all’aggiornamento al rinnovato Ccnl portuale delle tariffe che Culmv, il maggior ‘articolo 17’ italiano, presta alla clientela dei terminalisti genovesi, ma il primo tentativo è andato a vuoto.
L’aggiustamento avviene – dato il particolare inquadramento della fornitura di manodopera temporanea nei porti – sotto l’egida dell’Autorità di sistema portuale e, nel caso genovese, sarà ricompreso nel rinnovo dell’accordo che dal gennaio 2021 disciplina i rapporti fra la Compagnia Unica e le imprese portuali e terminalistiche associate alla sezione genovese di Confindustria, accordo che peraltro norma proprio, fra le altre cose, le modalità di aggiornamento alle variazioni del contratto nazionale.
A quanto risulta a SHIPPING ITALY, limate alcune divergenze residuali sull’interpretazione della suddetta clausola di quell’accordo, si sarebbe raggiunta l’intesa per un rialzo di circa il 10,5%, che tenga conto di un aumento riconosciuto già a partire dal 2024 e che sarà per il resto spalmato (in quote da chiarire) fra 2025 e 2026.
La firma programmata per oggi, però, è stata rinviata ai prossimi giorni. Rimarrebbero infatti in sospeso alcuni dettagli. In primis la ritrosia da parte datoriale a contribuire a coprire la variazione (al rialzo) del premio Inail dovuta a una recente modifica dei regolamenti dell’Istituto per la quale il premio cui sono assoggettate le cooperative come Culmv è divenuto ordinario e non più speciale (si parlerebbe di circa 2 euro ad avviamento, cioè di poco meno di 400miila euro annui). In secondo luogo resterebbe da definire l’accollo dei costi di formazione in capo ad Adsp, legato ai tetti imposti dal comma 15bis dell’articolo 17.
Intanto, in attesa della firma, nel testo della Legge di bilancio 2025 su cui la Camera domani esprimerà voto di fiducia, è stato approvato un emendamento che estende al 2025, stanziando 2 milioni di euro, il comma dell’articolo 199 del Decreto rilancio (2020) che consente alle Adsp di destinare 2 milioni di euro l’anno alla copertura delle giornate di lavoro delle compagnie portuali prestate in meno rispetto al 2019.
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