Destini opposti per i portuali di Gioia Tauro e quelli di Taranto
Nel porto calabrese nasce l’articolo 17 (con Mct ma senza Automar) mentre in Finanziaria non passa l’emendamento per la proroga dell’agenzia per il transhipment pugliese
Terminando un percorso durato anni, l’Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro ha reso nota la nascita nello scalo di una società per la fornitura di manodopera temporanea ex articolo 17.
Si tratterà di un cosiddetto comma 5, cioè di una Srl partecipata dall’Adsp al 49%. Ne farà però parte solo uno dei terminalisti, Medcenter Container Terminal (gruppo Msc), al 42% ma non l’altro, Automar (gruppo Grimaldi), col restante capitale (9%) suddiviso equamente fra le imprese portuali ex art. 16 (Sea Work Service, International Shipping e Universal Services), “con una base finanziaria di capitale sociale di 250 mila euro, a cui si aggiungono ulteriori 750 mila euro per far fronte alle iniziali spese di avviamento” e l’obiettivo di “raggiungere il livello di sostenibilità entro tre anni dalla sua costituzione”.
Avendo Automar provveduto all’assunzione di 25 ex membri dell’agenzia del lavoro portuale istituita nel 2017 per fronteggiare la crisi dei porti di transhipment, l’organico della newco “si comporrà delle 50 unità attualmente iscritte nelle liste dell’Agenzia portuale, che saranno, così, assunte a tempo indeterminato, a cui si aggiungeranno ulteriori 70 lavoratori, dotati di specifiche qualifiche professionali richieste dal mercato”.
Nella nota l’Adsp calabrese ha ricordato anche come l’istituzione dell’impresa articolo 17 arrivi proprio mentre sta arrivando a scadenza la suddetta agenzia creata nel 2017 (insieme alle risorse per mantenerla). Un problema che a Taranto, dove peraltro i lavoratori coinvolti (rimasti senza lavoro dopo la chiusura dell’ex Taranto Container Terminal) sono ben di più, si pensava sarebbe stato risolto con un nuovo emendamento di proroga dell’agenzia. Idem dicasi per Cagliari, dove se non altro, per la differente data d’istituzione dell’agenzia del lavoro, la scadenza è prevista per luglio 2025.
Il provvedimento, effettivamente proposto, non è però entrato nel testo della Legge di Bilancio che andrà domani al voto della Camera: “Vedremo se sarà rilanciato nel Milleproroghe o in altra norma di prossima emanazione” ha commentato il presidente dell’Adsp tarantina Sergio Prete.
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI