Aumenti fino al 25% per i diritti su passeggeri e ro-ro a Bari e Brindisi
L’Adsp costretta ad aumentare le tasse all’utenza per coprire le spese di security e digitalizzazione e mantenere livelli prestazionali e occupazionali
Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha approvato la proposta di adeguamento degli importi dei diritti portuali, comprensivi dei diritti d’uso delle infrastrutture, connessi alla movimentazione dei passeggeri e dei veicoli nei porti di Bari e di Brindisi.
“Si tratta di una misura resa necessaria da una serie di fattori concomitanti che hanno determinato un saldo negativo (2 milioni e mezzo di euro annui) tra i costi di gestione dei servizi connessi ai traffici crociere, Ro-Pax e Ro-Ro e le relative entrate; l’aumento dei costi connessi all’erogazione dei servizi; e l’attivazione di nuove attività a disposizione dell’utenza portuale, finalizzate ad incrementare l’appeal e la funzionalità degli scali” ha spiegato l’Adsp in una nota, precisando che “l’Ente ha contenuto in maniera significativa la misura, prevedendo, ad esempio, per i passeggeri aumenti che vanno da un minimo di 10 centesimi a un massimo di 40 centesimi; contemporaneamente, si è fortemente impegnato ad ottimizzare tutti i servizi erogati per renderli più efficienti ed efficaci”.
Tra le esigenze di copertura, menzionate la “revisione della pianificazione di security, in linea con le nuove disposizioni del Programma Nazionale per la Sicurezza Marittima”, “l’avvio del progetto sperimentale per l’installazione di E-Gate a Bari, dedicato ai controlli extra Schengen”, sistema che potrebbe essere esteso anche a Brindisi. “L’adeguamento dei diritti, inoltre, si è reso necessario per assicurare il mantenimento degli attuali livelli prestazionali ed evitare tagli nella riduzione delle ore di servizio che, oltre a incidere sulla qualità/quantità dei servizi, inciderebbero negativamente sui livelli occupazionali” ha aggiunto la nota.
“Ci siamo impegnati per adottare misure che pur tenendo conto delle inderogabili esigenze di bilancio, non impattassero su traffico e utenza. Abbiamo varato una rimodulazione accorta che tiene in conto svariati fattori: dall’incidenza nell’usura delle infrastrutture al traffico, dall’impiego delle risorse umane e organizzative ai mutati equilibri economico-finanziari” ha commentato il commissario straordinario dell’Adsp Vincenzo Leone.
Di seguito la tabella dell’incremento dei diritti, “che, a parità ipotizzata di traffici, consentirebbe di ridurre sensibilmente il saldo negativo tra entrate e uscite di entrambi i porti”
L’Adsp ha riferito infine dell’approvazione da parte del Comitato anche delle altre pratiche all’ordine del giorno, fra cui il non meglio precisato “Aggiornamento sulla pratica Msc”.
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