Consegnate sul lago d’Iseo le prime navi elettriche in Italia per il trasporto pubblico
Stralsunder Ostseestaal GmbH & Co. KG e la sua divisione Ampereship hanno costruito i due catamarani a propulsione completamente elettrica per il trasporto pubblico di linea in acque interne
Le motonavi Sale Marasino II e Sarnico sono pronte a navigare sul lago d’Iseo, facendo registrare un primato. Le due nuove navi, costruite a Stralsund, da Stralsunder Ostseestaal GmbH & Co. KG e la sua divisione Ampereship, sono infatti le prime navi completamente elettriche adibite in Italia per servizio di trasporto pubblico di linea in acque interne. Lo stabilimento tedesco si era aggiudicato la gara per la loro realizzazione con una offerta del valore di 7,029 milioni di euro. Le due unità sono entrambe entrate a far parte della flotta di Navigazione Lago d’Iseo Srl.
“Sul lago d’Iseo la svolta green continua nel segno di un trasporto sempre più rispettoso dell’ambiente. Siamo molto soddisfatti – dice Alessio Rinaldi, presidente di Autorità di Bacino del Laghi d’Iseo, Endine e Moro, ente che ha commissionato le navi – per come il progetto si è svolto sia sul piano gestionale che su quello tecnico. Ringrazio Regione Lombardia e il Ministero delle Infrastrutture che hanno finanziato con 9,4 milioni di euro e hanno permesso la realizzazione contestuale dei due catamarani Sale Marasino II e Sarnico, le prime navi elettriche a svolgere un servizio pubblico di linea su un lago italiano.”
I catamarani, lunghi 26,32 metri e larghi 6,60, montano due elettrici azimutali con una potenza di 100 kilowatt ciascuno. L’energia necessaria per la propulsione e per il funzionamento di tutte le utenze di bordo è accumulata in due pacchi di batterie, uno per scafo, con capacità totale di 750 kWh.
Le batterie vengono ricaricate principalmente tramite alimentazione da terra oltre che attraverso l’impianto fotovoltaico installato sul ponte di coperta da 14 kWp e funzionante ogniqualvolta ci siano adeguate condizioni meteo, sia con la nave in sosta sia con la nave in esercizio. Il 75% della superficie del ponte di coperta è equipaggiato con pannelli fotovoltaici.
I catamarani sono realizzati in alluminio, hanno una portata di 140 passeggeri e sono ottimizzati per raggiungere una velocità di crociera pari a 17 km/h e una velocità massima di oltre 22 km/h.
Le navi sono state costruite nello stabilimento Ostseestaal di Stralsund, sotto la direzione tecnica di Ampereship, la divisione di Ostseestaal specializzata in navi a “emissioni zero”. Ampereship ha implementato nei nuovi catamarani i propri sistemi di automazione e gestione della propulsione e dell’energia.
Una peculiarità del progetto è stata la costruzione e consegna delle navi “a blocchi” e nel successivo assemblaggio in loco. Questa scelta tecnica ha permesso di evitare i trasporti eccezionali che avrebbero dovuto attraversare tre diversi Paesi europei, con rilevanti ripercussioni sui tempi di consegna. Le attività di costruzione sono state ottimizzate e svolte per la maggior parte nella sede tedesca, limitando allo stretto necessario le attività fuori sede e garantendo elevati standard qualitativi.
Arrivate smembrate e assemblate al cantiere di Pizzo, le due navi, a pochi giorni dalla messa in acqua, stanno svolgendo le prime prove di navigazione e tutto si sta svolgendo senza intoppi, lasciando presumere che il cronoprogramma stabilito sarà rispettato e porterà entro la primavera 2025 a una doppia inaugurazione.
La consegna delle navi sul Lago d’Iseo rappresenta la seconda commessa nella regione alpina. In precedenza, infatti, Ostseestaal e Ampereship avevano consegnato tre catamarani elettrici, tuttora regolarmente in esercizio, per il lago di Zurigo.
“Le navi adibite al trasporto di passeggeri in acque interne in Europa hanno una età media molto elevata. Ci aspettiamo – commenta Dirk Zademack, direttore generale di Ampereship – che nei prossimi anni diverse navi dovranno essere sostituite. Riteniamo che abbia senso optare per alternative a emissioni zero, perché il loro processo di costruzione è altamente efficiente, grazie a tecnologie moderne che riducono i tempi, i costi e l’impatto ambientale in fase di esercizio”.
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